Appello di cittadini e associazioni dopo le rivelazioni del pentito Carmine Schiavone. Venerdì marcia fino a Caivano
Non è un dramma che si ferma ai confini di Casal di Principe. Dopo i riflettori puntati sul terreno di via Sondrio, con il rinvenimento dei fusti di presunta natura tossica
e la manifestazione che ha portato in strada più di 5 mila persone
contro lo scempio ambientale, adesso si alza forte la voce da altri
territori. Si chiede che si scavi anche altrove, nei siti dove «tanto sostengono i cittadinisi sa che sono stati avvelenati».
La
ferita che sanguina non conosce limiti comunali, né provinciali, tanto
che per venerdì pomeriggio la Marcia della pace, promossa dalla diocesi
di Aversa, partirà da Orta di Atella, nel Casertano, per raggiungere Caivano, territorio napoletano. Il pentito di camorra Carmine Schiavone sostiene che i rifiuti tossici siano
stati sversati nei pressi della superstrada che lambisce il comune
ortese e la manifestazione, cui il vescovo di Aversa Angelo Spinillo
invita a partecipare «per farci compagnia e prenderci per mano», partirà
a poche centinaia di metri dal luogo indicato. Dal campo sportivo. Poco
più in là l’azienda Eurocompost, data alle fiamme un mese fa e la
discarica San Pancrazio, luoghi di frontiera, dove i campi sono invasi
dai rifiuti. La marcia, nata anche per essere «accanto a chi ha il cuore
a lutto», terminerà a Caivano, alla Madonna del Campiglione. L’appello
più accorato alla partecipazione ancora una volta viene
dall’instancabile don Maurizio Patriciello.
«Portate i bambini- scrive sulla sua cliccatissima bacheca di Facebook- i loro palloncini bianchi ci ricordano che vogliono vivere felici e chi vuole aggiunge porti la foto dei suoi cari morti di cancro o di leucemia. Diamo voce a queste persone che hanno pagato il prezzo più alto di questa assurda follia umana».
Per il parroco della prima linea, «qualcosa di bello sta avvenendo nella nostra terra, una cittadinanza attiva, un popolo che si riappropria dei suoi diritti». Ormai il popolo è in cammino e più nessuno vuole starsene a guardare. A Casal di Principe, come ad Orta di Atella. Come in altri comuni, toccati dalla mano criminale.
Tra Casaluce e Frignano, ad esempio, sarebbero tre le cave riempite di rifiuti tossici. Località Popone, via Piro Consortile e zona Regi Lagni, in prossimità della pista di Go kart. Questo emerge dalle dichiarazioni del solito pentito, da testimonianze di agricoltori casalucesi e anche da riscontri dell’autorità giudiziaria. Ma perché si scava solo a Casal di principe? «Vogliamo che si cominci ad intervenire anche qui», chiede Giovanna. Sua sorella è morta a 38 anni e viveva proprio a pochi passi dalla zona Popone.
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