Quali le misure necessarie per permettere all'Italia di uscire
dalla crisi economica, ecologica e occupazionale in cui versa da ormai
troppo tempo?
Il Consiglio nazionale della green
economy ha individuato un decalogo: 10 priorità, le più urgenti, quelle
da mettere in pratica subito contenute nel "Pacchetto di misure per un Green New Deal per l'Italia", estrapolate dalle 79 proposte della Roadmap per la green economy in Italia. Gli stati generali della green economy 2013 sono in programma il 6 e 7 novembre a Rimini Fiera nell'ambito delle manifestazioni Ecomondo, Key Energy e Cooperambiente.
La due giorni sarà il tavolo di confronto pubblico con le istituzioni di riferimento, ovvero il ministro dell'Ambiente, Andrea Orlando, il ministro dello Sviluppo economico, Flavio Zanonato,
rappresentanti dell'Ocse, dell'Unep, dell'Unione europea, esponenti
delle autonomie locali e regionali, oltre a numerosi ed autorevoli
esperti del settore della green economy. Il Consiglio nazionale della
Green economy è composto da 66 organizzazioni di imprese green (con
migliaia di aziende al loro interno), in collaborazione con il ministero
dell'Ambiente e dello Sviluppo economico e con il supporto tecnico
della Fondazione per lo sviluppo sostenibile.
Gli stati
generali della Green economy rappresentano un processo partecipativo
mai realizzato in Italia. Per mettere a punto la "Roadmap per la green
economy" composta da 79 proposte, il Consiglio si è avvalso di 10 gruppi
di lavoro (cui hanno partecipato oltre 500 esperti) nei 10 settori
strategici. Ciascun gruppo ha discusso una bozza di documento
programmatico in un'Assemblea dedicata, in cui complessivamente sono
stati consultati 2.570 stakeholder tra rappresentanti delle imprese,
organizzazioni e associazioni no profit, istituzioni, universita' e
istituti di ricerca, sindacati, partiti e cittadini interessati. Al
termine di questa consultazione sono stati realizzati 10 documenti
programmatici, 10 punti di partenza per una "Roadmap per la green
economy in Italia".
Nelle proposte è detto che per quel che riguarda le misure generali per una green economy è necessario anzitutto diffondere la nuova visione della green economy rafforzando la consapevolezza dei cittadini, del mondo politico e di quello economico sulla necessità di produrre e utilizzare beni e servizi di qualita' ecologica e ridotto impatto ambientale per tutelare le risorse naturali (riconoscendone la scarsità), conservare i servizi della natura (riconoscendone il valore) e per la crisi climatica (con un'economia a basse emissioni di carbonio). E' necessario partire dalla valorizzazione delle imprese green italiane, dalla semplificazione del quadro normativo, da investimenti nel "green job". Uno dei primi step per realizzare un 'Green new deal' e' - dice il documento - la valorizzazione del potenziale green delle imprese italiane, che sanno coniugare innovazione, internazionalizzazione e orientamento alla green economy. Queste sono le aziende in grado di affrontare la crisi e di competere a livello internazionale. Sono, poi, le istituzioni, a partire da quelle locali - Regioni e Comuni - a dover puntare sulla green economy. Risultano, infatti, alleati strategici determinanti per orientare in un'ottica green lo sviluppo economico nazionale in virtu' del loro molteplice ruolo: legislatore, amministratore e promotore.
Al governo viene chiesto di definire "un quadro normativo coerente, stabile, efficace, in grado di facilitare lo sviluppo dell'eco-innovazione e di favorire processi di semplificazione. E' necessario mettere in atto urgenti misure di fiscalita' ecologica, spostando parte del carico fiscale dal lavoro e dagli investimenti, sul consumo di risorse, premiando - in termini di minore prelievo fiscale il minor consumo di risorse, il riciclo e i minori impatti ambientali, e orientando il riesame della composizione della spesa pubblica (spending review) con attenzione particolare a quella con impatti negativi sull'ambiente". Infine, "bisogna puntare sulla crescita dei green job con particolare attenzione al rilancio dell'occupazione giovanile accelerando sulla strada della transizione alla green economy in grado di creare nuovi e migliori posti di lavoro".
(AGI)
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