"Leadership in trasparenza" riconosciuta dal Wwf a 25 tra le più grandi aziende mondiali del settore
carta e cellulosa che hanno reso volontariamente pubblici i dati sul
proprio impatto ambientale partecipando all'Environmental Paper Company
Index 2013 (Epci), l'iniziativa del Wwf che ha analizzato quaranta
categorie di prodotti (più del doppio di quelli valutati nell'indice
2011) secondo alcuni criteri chiave, come approvvigionamento
responsabile delle risorse forestali, impatto ambientale dei processi produttivi e reporting socio-ambientale.
Queste
25 aziende rappresentano un terzo dei 70 attori globalmente
significativi nel settore e producono complessivamente 82 milioni di
tonnellate di polpa di cellulosa e carta, il 14% di carta e cartone
al mondo, il 28% della carta grafica, il 29% della carta stampata, il
14% di tissue (carta per usi igienico-sanitari), il 6% di carta per
imballaggi e il 14% della polpa di cellulosa a livello mondiale. E ci
sono anche due italiane, Sofidel e Fedrigoni. Il gruppo Sofidel,
marchio Regina, ha da tempo avviato un confronto con il Wwf sul tema
dell'approvvigionamento responsabile (oggi il 99,8% della cellulosa
utilizzata proviene da fonti certificate), e ha aderito al programma
Climate Savers per la riduzione delle emissioni climalteranti.
Nella
categoria tissue dell'Epci, Sofidel ha raggiunto il 64,8% del punteggio
per l'impronta ecologica complessiva, con il 65% per
l'approvvigionamento responsabile, 68% per i processi produttivi, 60%
per
il reporting socio-ambientale. Rispetto all'Epci del 2011, il gruppo ha
fatto importanti passi avanti nell'aumento di fibre certificate
utilizzate e nella riduzione di emissioni di Co2 per tonnellata
di carta prodotta. Per quanto riguarda Fedrigoni, nella categoria
graphic paper, l'azienda ha raggiunto il 50,5% del punteggio per
l'impronta ecologica complessiva, con il 73% per l'approvvigionamento
responsabile, 22% per i processi produttivi, 57% per il reporting
socio-ambientale.
''Questa partecipazione così forte
mostra l'interesse da parte delle imprese a lavorare per ridurre la loro
impronta ecologica e rafforza l'obiettivo Wwf di promuovere un mercato
di materie prime certificate e gestite in modo sostenibile, affinchè il
settore non comprometta la conservazione delle ultime foreste vergini
del pianeta, come quelle dell'Amazzonia, di Sumatra e del Borneo, o del
Greater Mekong, che un utilizzo indiscriminato delle risorse sta
mettendo a serio rischio", dichiara Gianfranco Bologna, direttore
scientifico Wwf Italia.
L'Environmental Paper Company
Index si pone anche l'obiettivo di supportare l'industria di cellulosa e
carta nel percorso di miglioramento continuo e riduzione di rischi e
impatti ambientali. Oltre a riferire sulle prestazioni ambientali, le
aziende che partecipano possono richiedere consulenza e feedback al Wwf
sulle potenziali aree di miglioramento, sui potenziali rischi e gli
strumenti per sostenere gli sforzi aziendali verso una maggiore
sostenibilità.
Oltre alle due italiane, ecco le altre 23 aziende che hanno partecipato all'Epci 2013: Appleton Coated (Nord America) , Arauco (Sud America), Arjowiggins Graphic (Europa), BillerudKorsnas (Europa),
Bio
- Pappel (America Centrale), Cascades (Nord America), Cmpc (Sud
America), Domtar (Nord America), Fedrigoni (Europa), Fibria (Sud
America), ITC (Asia), Klabin (Sud America), Lecta (Europa ), Lenzing
Papier (Europa), Metsa Group (Europe), Mondi (Sud Africa), NewPage
(Nord
America), Norske Skog (Europa), Resolute Forest Products (Nord
America), Sca (Europa), Sodra (Europa), Sofidel (Europa), Stora Enso
(Europa), Tnpl / Tamil Nadu (Asia), Upm (Europa).
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