Il 25 % dei Comuni italiani raggiunge l’obiettivo del riciclo, di
questi però solo il 10% è del Sud e solo il 15% ha una popolazione
superiore ai 10.000 abitanti.
L’Italia della differenziata cresce ma in maniera disomogenea. E’ quanto rivela il terzo Rapporto sulla raccolta differenziata e
il riciclo, il documento realizzato dal gruppo di lavoro
dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI) e ANCITEL Energia e
Ambiente. I dati presentati ieri rivelano ancora una volta un Paese a
due velocità, nonostante i trend di crescita della buone pratiche siano
tutti positivi. I principali indicatori segnalano infatti che nel 2012
il tasso di riciclo a livello nazionale si attestato al 38,6% contro il
35,2% dell’anno precedente; in aumento anche la percentuale di raccolta
differenziata che raggiunge il 39,9%. La differenza tra queste ultime
due percentuali è purtroppo il sintomo di una raccolta, in parte, ancora
“infruttuosa e solo nominale” nonostante il tasso di avvio a riciclo
per diverse realtà territoriali abbia già superato gli obiettivi del 50%
ottenendo come “risultato ambientale” 2,1 milioni di tonnellate in meno di CO2.
“Il primo dato che deve far riflettere però – Filippo Bernocchi,
delegato Anci ai Rifiuti - consiste nell’ampio divario tra il nord e il
sud del Paese”. Se infatti al Nord la percentuale sfiora il 55%, il dato
del Sud si attesta solo intorno al 25%.
La buona notizia, di contro, “è che sette Regioni, tutte al Nord fatta eccezione della Sardegna, già superano il 50% di effettivo riciclo. Lo stesso obiettivo viene raggiunto dal 25% dei Comuni, anche se si tratta per la maggior parte di Comuni piccoli e ancora una volta soprattutto al nord. Solo 25 Comuni con popolazione superiore ai 50 mila abitanti, infatti, possono vantare il raggiungimento della soglia del 50% di riciclo”.
I dati del rapporto si basano sulla Banca Dati nata grazie agli accordi sottoscritti dall’ANCI con il Consorzio Nazionale Imballaggi (CONAI), con il Centro di Coordinamento RAEE (CdC RAEE), il Centro di Coordinamento Nazionale Pile e Accumulatori (CDCNPA) e il Consorzio Nazionale Abiti Usati (CONAU). Questo nuovo strumento ha come obiettivo principale quello di fornire un ulteriore contributo a sostegno della crescita e del miglioramento del quadro conoscitivo della raccolta differenziata nel nostro Paese, ed agevolare gli interventi di programmazione dei Comuni in questo delicato ed importante settore.
“Il governo continua Bernocchiha il dovere di impegnarsi sia in termini di risorse che in termini di semplificazione normativa, a partire dalla definizione dei criteri di calcolo per il pagamento della tariffa sui rifiuti. Altrimenti nel 2020 andremo a finire in una procedura di infrazione europea per il mancato rispetto del vincolo del 50% di effettivo riciclo dei rifiuti”.
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