Da un litro di brodo di coltura si ricavano 0,58 grammi di carburante. I ricercatori: «È un inizio promettente»
Mentre il 9 ottobre a Crescentino (in provincia di Vercelli) sarà inaugurato il primo impianto al mondo per la produzione di bioetanolo di seconda generazione da biomasse
non alimentari con una capacità produttiva di 60 mila tonnellate annue,
su Nature è apparso lo studio che annuncia che, per la prima volta, è
stata prodotta benzina da batteri geneticamente modificati.
Benzina Sostenibile: Il risultato è stato ottenuto dal gruppo coordinato da Sang Yup Lee dell'Istituto avanzato di scienza e tecnologia coreano (Kaist), secondo il quale è il primo passo verso la benzina sostenibile. La benzina è stata ottenuta modificando geneticamente uno dei microrganismi più studiati nei laboratori di tutto il mondo, il batterio Escherichia coli, che in passato ha già dimostrato di poter produrre gasolio grazie all'ingegneria genetica.
Catena Corta: Finora grazie alla ingegneria genetica sono stati ottenuti ceppi di E. coli in grado di produrre alcani a catena lunga, costituiti da 13-17 atomi di carbonio, adatti a sostituire il diesel. Ma è la prima volta che il batterio riesce a produrre alcani a catena corta, adatti per la benzina. I ricercatori hanno modificato geneticamente il batterio in modo da progettare su misura il suo metabolismo per produrre alcani a catena corta. Con questa tecnica si riescono a produrre 0,58 grammi di benzina per litro di brodo di coltura. «Non è una quantità alta», sottolinea Sang Yup Lee, «ma è un buon inizio per cominciare a produrre benzina in modo sostenibile per l'ambiente».
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