Il candidato Renzi nei giudizi di Calvano (che non era Firenze), di Merli (che c’era) e di Bratti che ha parlato di acqua
Alla
Leopolda il segretario provinciale del Pd Paolo Calvano ci sarebbe
andato volentieri, ma l’appuntamento fiorentino coincideva con i
congressi dei circoli ferraresi nei quali si vota anche per concedere a
Calvano il bis, ma si discute anche dei temi nazionali e dalla prossima
leadership nazionale del Pd. Il Renzi-pensiero Calvano lo ha appreso da
giornali e tv oltre che da qualche ferrrarese che domenica è andato in
gita politica a Firenze."Penso che in una fase come congressuale
come questa qualsiasi contributo di idee sia utile e indispensabile, a
prescindere dalla provenienza. Il Pd che uscirà dal congresso dovrà
essere più forte e più capace di incidere sul governo attuale per
condizionarlo maggiormente, troppo spesso siamo apparsi in subordine".
La posizione di Renzi nei confronti del governo a Calvano sembra
condivisibile:"Mi pare che si stia tenendo una linea che è anche quella
dei nostri iscritti ed elettori: questo particolare governo ha senso se
fa le cose e noi dobbiamo incalzarlo perchè le faccia bene e presto: il
2014 sia l’anno della legge elettorale e della riforma costituzionale,
oltre che di misure per l’economia". Il segretario comunale Simone Merli
alla Leopolda c’era e con lui per ascoltare Renzi sono andati a Firenze
l’assessore Luigi Marattin, il consigliere comunale Enrico Balestra, la
portavoce del sindaco Anna Rosa Fava, il segretario del Pd di
Portomaggiore Dario Bebnardi, Luca Giordani sempre di Portomaggiore, il
sindaco di Vigarano Barbara Paron. "Ho trovato un clima assolutamente
positivo e costruttivo dice Merli dove non c’è spazio per gli
scontri del recente passato. C’è una partita nuova da giocare per ridare
forza e sostanza al Pd". La facce giovani della Leopolda rincuorano
Merli: "Fa piacer vedere che al Pd che Renzi dice di volere si
avvicinino persone nuove e o che si erano allontanate per le delusioni
che il Pd gli ha dato in questi anni. Ora vedono che si è aperta una
prospettiva. Parlare di speranza, suscitare speranza, come fa Renzi, non
è casa da poco. Ridare speranza a un paese impaurito e in difficoltà è
un fattore importante perché abbiamo bisogno di persone che abbiano
fiducia, che credano in questo paese, investano in questa Italia". Alla
Leopolda c’è stato anche il deputato Alessandro Bratti ,venerdì, per coordinare il tavolo sull’acqua, uno dei tanti per focalizzare
problemi ed elaborare proposte: "È una metodologia che assomiglia a
quello si sta facendo con Ferrara 2020, e che consente di coinvolgere le
persone al di fuori degli schemi classici. Nel mio gruppo c’erano
dodici persona tra cui l’amministratore di Publiacqua, due pensionati,
una casalinga, un tecnico. Non è uscito un programma dettagliato,
ovviamente, ma degli spunti utili per elaborare una posizione condivisa.
I risultati sono sul già sul mio blog". Per Bratti che si riconosce
nella definizione "voto Renzi ma non sono renziano" la carica innovativa
del sindaco di Firenze è quella che serve al Pd: "La tipologia di
persone che erano alla Leopolda non è quella alla quale siamo abituati
nei circoli. Ci sono molti giovani, tanta voglia di partecipare, voglia
di novità e stanchezza per i vecchi riti della politica. E questo è un
bene, ma io sono tornato da Firenze per parlare al congresso di San
Martino e votare nel mio circolo di via Bologna e anche qui c’è gente
che va ascoltata e capita. Non possiamo avere cittadini democratici di
serie A e di serie B".
Franceschini
"Bene Renzi sul governo"
C’era
anche Dario Franceschini alla Leopolda, e il meeting di Renzi sembra
essergli piaciuto: "Ci sono andato per ascoltare, ho visto un clima
pieno di entusiasmo e di energie positive", ha commentato il ministro
per i Rapporti con il parlamento, al quale sta bene anche il Renzi che
dice "mai più larghe intese": «Proprio facendo parte di questo governo
sono consapevole che sia una fase transitoria. Il governo durerà fino al
2015 e Renzi ha spazzato via tutti i sospetti su cosa vuole fare".
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