04/10/13
Fotovoltaico e rete elettrica, l’integrazione avrà costi contenuti
Il rapporto pubblicato oggi dall’Imperial College di Londra rivela che l’ampia espansione del fotovoltaico in Europa tra il 2020 e il 2030 potrà essere assorbita dall’infrastruttura energetica a costi modesti
L’espansione del fotovoltaico europeo sta ponendo sfide importanti agli operatori del network elettrico. La preoccupazione di non reggere il passo con una crescita apparentemente inarrestabile delle istallazioni fotovoltaiche è legittima ma nel contempo anche sovradimensionata. A rassicurare il settore su quelli che saranno i costi futuri dell’integrazione della fonte solare nell’infrastruttura Ue è il rapporto redatto dall’Imperial college di Londra, parte del progetto European PV Parity. Il documento ha analizzato e quantificato economicamente l’allaccio alla rete dei nuovi impianti fotovoltaici previsti per gli undici mercati chiave del Vecchio Continente. L’obiettivo era quello di verificare la possibilità di installare fino a 480 GW solari entro il 2030, una potenza in grado di soddisfare circa il 15% della domanda di energia elettrica europea.
Le conclusioni dello studio sono rassicuranti: il rapporto mostra non solo come sia tecnicamente possibile, ma anche come i costi legati attuazione delle necessarie misure d’integrazione degli impianti siano relativamente modesti. Uno dei principali risultati rivela che il costo della capacità di back-up può costituire una componente importante nell’investimento richiesto, in particolare nel Nord Europa (circa 14.5 €/MWh) dove il fotovoltaico possiede una capacità inferiore di rimpiazzare la produzione elettrica convenzionale. Gli autori, inoltre, stimano che migliorare e rafforzare le reti di distribuzione per ospitare la nuova potenza fv costerebbe circa 9 €/MWh entro il 2030; costo che si riduce in maniera significativa quando il consumo di picco coincide con il picco di produzione, come nel caso dell’Europa meridionale. Un altro importante risultato dell’analisi è che il costo di trasmissione legato alla integrazione dei sopracitati 480 GW fotovoltaici per il 2030 rimane modesta: dai 0.5 €/MW del 2020 ai 2.8 €/MWh del 2030.
Pubblicato da
Alessandro Bratti
alle
12:23
Etichette:
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Scienza e studi ambientali
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