I dati raccolti dopo la sottoscrizione del "Patto per la terra dei fuochi" "sono questi: si sono segnalati 1.700 pattugliamenti effettuati, 203 controlli sulle attività economiche, 37 denunce, 270 contravvenzioni per illeciti che riguardano i rifiuti, 35 aree sottoposte a sequestro e 8 arresti". Risponde così il sottosegretario alla Salute Paolo Fadda a un'interrogazione 5 stelle (a prima firma della senatrice Paola Nugnes) sullo smaltimento illegale dei rifiuti in Campania. Tra le iniziative, messe in campo dal ministero per superare l'emergenza e ricordate dal sottosegretario, c'è "il patto per la terra dei fuochi" - siglato l'11 luglio scorso "che prevede un sistema di iniziative rivolte a contrastare il fenomeno dei roghi tossici nelle zone tra le province di Napoli e Caserta". Tra queste, "lo stanziamento di 5 milioni di euro da parte della Regione Campania per contrastare le attività illegali e per il recupero di aree critiche". Il patto prevede in materia di trasparenza anche il sito Promoteo per pubblicare i lavori svolti. Sono state individuate aggiunge "22 attività che svolgevano il proprio lavoro senza autorizzazioni e sono state chiuse 7 aziende tessili che svolgevano il loro lavoro illegalmente". "Si è provveduto prosegue a intensificare i controlli nei rivenditori di pneumatici, tra le merci più diffuse nell'attività illegale, e dei controlli suoi registri di carico e scarico". Il commissario all'emergenza roghi nella "Terra dei fuochi" in Campania (Donato Cafagna; Ndr) "ha istituito una cabina di regia con gli enti locali interessati, le forze di polizia e l'Arpa per contrastare lo smaltimento illegale dei rifiuti". In ultimo, "è stata vietata l'importazione in Campania dei rifiuti tossici che non possono essere smaltiti, visti gli altissimi rischi sanitari".
(Public Policy)
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