Emilia Romagna e Piemonte pronti ad "accogliere" i rifiuti romani
dopo la chiusura di Malagrotta "stappando bottiglie di champagne", come
afferma Nicola Zingaretti. Ecco i consorzi vincitori della gara indetta
da Ama e i costi per i rifiuti romani.
Dove andranno a finire i rifiuti di Roma dal 1 ottobre, con la chiusura di Malagrotta?
Roma
sarà costretta a trattare la spazzatura nei suoi impianti e poi a
caricarla sui camion dei consorzi vincitori della gara a inviti indetta
da Ama, direzione Piemonte e Romagna. Saranno 30 al giorno i camion che
prenderanno la via del Nord Italia. I camion verso il Nord saranno
operativi dal primo ottobre, ma Michele Civita, assessore regionale ai
rifiuti, ha aggiunto: “Lo dico con tutta franchezza, se invece del 1° è
il 5 o il 6 ottobre non succede nulla, ma daremo la proroga solamente
per cinque o sei giorni”.
Il primo lotto per lo smaltimento, riguardante la parte secca (26 tonnellate a bimestre) è stato aggiudicato a Ecoltecnica Srl di Milano,
Smaltimenti Controllati S.M.C e Settentrionale Trasporti che potranno
utilizzare, oltre che che a Chivasso, impianti in provincia di Vercelli.
Il secondo, che riguarda la frazione umida, a HeraAmbiente di Bologna,
Sogliano Ambiente, Linea Ambiente Srl , Rea Dalmine, Albatro Soc.
Con.le Arl e Ditta Melandri Emanuele. I rifiuti (12.160 tonnellate a
bimestre) saranno smaltiti nella discarica gestita da Sogliano Ambiente,
al 70% di proprietà del Comune di Sogliano sul Rubicone, una cittadina a
45 chilometri da Forlì. La discarica di Sogliano viene considerata un
impianto modello che permette alla cittadina di incassare anche 10
milioni di euro l'anno, cosa che permette ai cittadini di avere
agevolazioni sul trasporto pubblico e le tasse. Nell’impianto di
Sogliano sul Rubicone si produce energia elettrica grazie al biogas.
La gara è stata aggiudicata con un ribasso del 19% per il primo lotto e il 15% per il secondo lotto. La base d'asta era di 134,80 euro mentre quello che dovranno pagare i romani a tonnellata sarà di circa 113 euro. In pratica portare i Fos in Emilia costerà 1 milione e 374.000 euro. Portare invece la parte secca in Piemonte costerà quasi 3 milioni di euro.
"Piemonte ed Emilia staranno stappando bottiglie di champagne visto che noi paghiamo per mandargli i rifiuti di Roma", ha sentenziato Nicola Zingaretti, Presidente della Regione Lazio.
Nessun commento:
Posta un commento