L'Italia èdeterminata a trovare una soluzione alla questione del sito dell'Ilva di Taranto, ma dopo gli impegni verbali servono i fatti. Lo afferma il commissario europeo per l'Ambiente, Janez Potocnik, incontrando i giornalisti per discutere della decisione di avviare una procedura d'infrazione contro l'Italia per il polo pugliese. ''Ho già avuto modo di parlare della questione con il ministro italiano Andrea Orlando, il quale mi ha garantito l'impegno a trovare una soluzione''. Ma, aggiunge Potocnik, ''le buone intenzioni devono essere dimostrate con azioni concrete''. Non è una questione di mancanza di fiducia nelle autorità italiane, precisa. ''Come potremmo lavorare se non ci fidassimo dei governi? Noi ci fidiamo dei governi, ma quando riteniamo ci siano dubbi andiamo avanti con la procedura''. Il ruolo della Commissione europea, ricorda Potocnik, è fare da garante dei trattati e delle regole, verificare che tutti i paesi membri rispettino le regole comuni. ''E' chiaro che se l'Ilva fosse stata in regola non avremmo avviato una procedura''. Quanto al commissariamento dell'impianto, Potocnik evita giudizi. ''Non spetta a noi dire quale sia il modo migliore per gestire la situazione, a noi interessa è che tutto sia in regola''.
(ASCA)
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