24/09/13

Grandi navi a Venezia, Orlando vuole il passaggio zero


Il ministro dell’ambiente Andrea Orlando ha di recente dichiarato di voler proporre, durante la prossima riunione, di puntare sull’opzione passaggio zero per le grandi navi a Venezia. Soluzione che, poco ma sicuro, troverebbe grande favore tra i cittadini della città lagunare, ma che non potrà arrivare presto.

Per le grandi navi a Venezia non sarebbe possibile, difatti, un passaggio zero fin da subito. Orlando ha dichiarato di voler proporre un percorso che  porti all’opzione zero del passaggio delle Grandi Navi su Venezia, partendo da uno spostamento di quote crescenti su Marghera in attesa di soluzioni strutturali definitive.

L’idea sarebbe quindi di sfruttare soluzioni provvisorie per il momento fino a risolvere definitivamente la questione delle grandi navi nella Serenissima, che ormai da molto tempo causa le ire dei cittadini e di molti rappresentanti istituzionali locali. Discussioni concrete verso questo problema dovrebbe arrivare a breve, dato che il prossimo primo ottobre il premier Enrico Letta, il ministro dell’ambiente Andrea Orlando e Maurizio Lupi, ministro delle infrastrutture, si riuniranno al fine di trovare una soluzione.
Una prima contromisura dovrebbe essere l’introduzione di un numero chiuso di navi in possibile transito a Venezia, ovvero, come spiega il ministero dell’ambiente, si tratterebbe di una misura che potrebbe scattare prima dell’adozione di altre misure, praticamente da subito grazie anche alla stagione invernale che solitamente vende un calo significativo delle crociere a Venezia, ma soprattutto per la prossima chiusura delle paratoie nella bocca di porto del Lido, per la posa dei cassoni del Mose. Si dovrebbe attuare una discesa graduale verso un ‘tetto’ che potrebbe essere il numero delle grandi navi transitate nel 2011 o nel 2012 nel bacino di San Marco.

Insomma, sembra finalmente vicino il momento di una graduale risoluzione del problema, si spera naturalmente verso l’obiettivo passaggio zero di recente evocato dal ministro Andrea Orlando.

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