Trentacinque esposti nelle Procure della Repubblica di altrettante città . Li ha presentati il movimento Nuovi consumatori di Parma contro Beppe Grillo, per le sue dichiarazioni sulla Food Valley "avvelenata" dalla diossina dell'inceneritore di recente avviato nella città ducale. I reati ipotizzati a carico del leader del Movimento 5 stelle negli esposti sono quelli di abuso della credulità popolare, diffamazione aggravata, procurato allarme, e attentato all'economia nazionale. "Nell'esposto chiediamo alla magistratura di verificare se Grillo ha delle prove inconfutabili di quanto ha affermato", spiega il coordinatore dei Nuovi consumatori Filippo Greci, preannunciando che "se verranno accertati reati, ci costituiremo parte civile a fianco dei produttori dei prodotti tipici". Il numero eccezionale di atti invece, aggiunge Greci, e' dovuto al fatto che, non conoscendo l'ubicazione del server su cui il blog di Grillo si appoggia, non e' certo quale Procura sia competente. E dunque gli esposti sono stati inoltrati in più sedi, compresa quella di Genova dove Grillo risiede.
La battaglia dei Nuovi consumatori contro il leader 5 stelle, mette pero' in chiaro il presidente, "non e' assolutamente politica, e in un certo senso l'esposto tutela anche Grillo". Si tratta tuttavia di un atto "doveroso" perchè c'è in ballo "la reputazione di una comunità come quella di Parma che sui prodotti agroalimentari ha costruito la sua fama e la sua fortuna". Infine, prevenendo le possibili obiezioni del Movimento 5 stelle sulla collocazione "di parte" del movimento dei consumatori, Greci puntualizza: "Noi non abbiamo interessi in campo. Non siamo iscritti nel registro delle associazioni di consumatori (Cncu) e non percepiamo finanziamenti pubblici. Gli unici interessi che perseguiamo sono quelli dei consumatori".
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