25/09/13

(ER) Amianto Bologna. si studiano autorimozione e autosmaltimento

Ma di piccole quantità; frena la Ausl su eliminazione fai-da-te

Per liberarsi delle piccolissime quantità di amianto che via via vengono censite a Bologna, il Comune vuole aprire la strada all'autorimozione sicura e al ritiro a domicilio. E' quanto propone in un ordine del giorno il Pd, che stamane lo ha presentato in commissione a Palazzo D'Accursio. Nel documento, (l'ultimo di una serie sul tema) che stamane ha incassato il sostanziale ok di Sel, gruppo misto e Pdl, si impegna la Giunta a realizzare un piano di protezione dall' amianto, ma anche a creare uno sportello comunale che offra ai cittadini, associazioni e imprese le informazioni per l'autorimozione delle piccole superfici del materiale. Inoltre, i consiglieri vogliono una valutazione sulla possibilità di far ritirare queste piccole quantità a domicilio da parte di Hera e un'ordinanza che chieda ai cittadini di segnalare la presenza del cemento amianto nelle loro proprietà. Il direttore provinciale di Arpa, Maria Adelaide Corvaglia, va oltre: "Si potrebbe riflettere sulla possibilità dell'autosmaltimento", tramite "protocolli chiari con Hera e con una fondamentale chiarezza di fondo" sulle azioni da intraprendere. Un'idea, questa, sulla quale però Antonio Politi dell'Unità di igiene ambientale dell'Ausl si dice "perplesso", anche perchè, "per caso, ogni tanto si scoprono nuove quantità, come è accaduto in via Cesare Battisti dopo l'incendio". All'Ausl poi è successo spesso di "fare fatica a identificare i proprietari di un certo camino o di una copertura di un tetto", un problema che anche il Comune riscontra.
In commissione l'assessore all'Ambiente, Patrizia Gabellini e il responsabile dell'Unità di Controllo Ambientale, Marco Farina, fanno il punto della situazione e tornano a ricordare che il settore in Comune che si occupa della questione avrebbe bisogno di più fondi e più unità di personale. Ad oggi ci lavorano lo stesso Farina, assieme a un operatore full time e uno part time, aiutati dal dipartimento di Sanità pubblica. Hanno a disposizione 12.000 euro per quest'anno per la messa a punto di un sistema informativo, "ma ne servirebbero altro 25.000 per completarlo e altri operatori", sottolinea il dirigente. Ma quanto amianto c'è a Bologna? La mappatura del 2011 contava 1.624 coperture sospette per circa 474.000 metri quadrati, cioè 1,3 metroquadro ad abitante, meno di altre città italiane. L'amministrazione, spiega Gabellini, dopo le sollecitazioni dei consiglieri "ha fatto dei passi avanti". Ad esempio, "parlando con Hera, stiamo cercando di avere segnalazioni precise", e "cercheremo di dare informazioni, dato che per esempio,è importante distinguere l' amianto friabile, che è quello più pericoloso". Il Comune, comunque, ha un suo piano per identificare, quantificare e smaltire questo materiale. Entro il 2014, per cominciare, si vuole far sparire tutto quello che è a 50 metri da scuole e ospedali. Le indicazioni dell'Ue che però non sono vincolanti, parlano dello smaltimento totale entro il 2028, data che anche l'amministrazione vorrebbe rispettare. L'Odg discusso questa mattina, oltre all'autorimozione e al ritiro a domicilio, chiede un piano di comunicazione per sensibilizzare i cittadini ed evitare comportamenti irresponsabili, più vigilanza, un portale e un numero verde per segnalare abbandoni, tempi precisi per lo smaltimento di tutto il materiale inquinante.

(DIRE) 

1 commento:

Friulana Ambientale ha detto...

La Friulana Ambientale distribuisce un kit per autotrattamento amianto destinato ai privati con l'esigenza di rimuovere piccole quantità di amianto, previa sopralluogo per la verifica che vi siano le condizioni di sicurezza per l'autorimozione. Il costo del trasporto in discarica è preventivato a parte in base alla distanza. Assistenza specializzata completa, a partire dalle informazioni date al numero verde.