26/09/13

Ambiente: allarme inquinamento ex raffineria Tamoil Cremona


L'inquinamento della falda superficiale e intermedia all'interno e a valle della raffineria Tamoil di Cremona, chiusa da quasi due anni, è ancora in atto. I terreni sotto la raffineria e sotto le canottieri sono tuttora contaminati, perchè gli interventi di messa in sicurezza per la bonifica hanno effetti del tutto inadeguati. La barriera idraulica realizzata nel luglio del 2007, quando è iniziata l'inchiesta della magistratura, ''non è sufficiente ad impedire alle acque sotterranee contaminate dall'area dello stabilimento Tamoil di scorrere verso le canottieri e più a valle, verso il Po''. E ''la bonifica delle aree delle canottieri non è garantita''. E' un quadro allarmante quello delineato dai chimici Mauro Sanna e Roberto Monguzzi e dal geologo Bruno Grego, i periti nominati dal gup del tribunale di Cremona Guido Salvini nel processo sull'inquinamento della falda acquifera che si sta celebrando con il rito abbreviato (la prossimo udienza è fissata per il 22 ottobre) davanti al tribunale di Cremona. Gli esperti che in precedenza si sono occupati del caso Ilva spiegano in una relazione di 368 pagine i risultati dei loro riscontri fatti sul 'caso Tamoil anche lavorando sui dati forniti dall'Arpa. Chimici e geologo evidenziano che la falda ''è contaminata da una presenza significativa'' di inquinanti di origine petrolchimica: benzene, altri idrocarburi aromatici (toluene, xileni, etilbenzene) e metil terbutil etere (mtbe), l'additivo usato per la benzina verde, contaminanti ''costituiti da sostanze pericolose per la salute e oggetti di limiti specifici, in relazione al possibile utilizzo delle acque''. I periti scrivono che le concentrazioni dei contaminanti ''sono risultate in diversi casi nettamente superiori ai valori limite previsti dal Dm 31/2001 per la potabilità delle acque e non conformi ai requisiti fissati dalla Regione Lombardia per l'utilizzo di acque ai fini igienico sanitari in piscine natatorie''. In alcuni casi, la concentrazione di benzene è risultata addirittura di mille volte superiore al valore previsto per le acque potabili.

(ANSA).

1 commento:

corrado ha detto...

Ma la cosa più pericolosa di questi tempi sono i veleni che ci arrivano direttamente dal cielo.

A tal proposito consiglio innanzitutto di guardare costantemente il cielo, e in oltre la visione di questi due video

http://www.youtube.com/watch?v=YdnMDEI9AWQ


https://vimeo.com/66487555