
L'inquinamento della falda superficiale e
intermedia all'interno e a valle della
raffineria Tamoil di Cremona,
chiusa da quasi due anni, è ancora in atto. I terreni sotto la
raffineria e sotto le canottieri sono tuttora contaminati, perchè gli
interventi di
messa in sicurezza per la bonifica hanno
effetti del tutto
inadeguati. La barriera idraulica realizzata nel luglio del 2007,
quando è iniziata l'inchiesta della magistratura, ''non è sufficiente
ad impedire alle acque sotterranee contaminate dall'area dello
stabilimento Tamoil di scorrere verso le canottieri e più a valle,
verso il Po''. E ''la bonifica delle aree delle canottieri non è garantita''. E' un quadro allarmante quello delineato dai chimici Mauro
Sanna e Roberto Monguzzi e dal geologo Bruno Grego, i periti nominati
dal gup del tribunale di Cremona Guido Salvini nel processo
sull'inquinamento della falda acquifera che si sta celebrando con il
rito abbreviato (la prossimo udienza è fissata per il 22 ottobre)
davanti al tribunale di Cremona. Gli esperti che in precedenza si sono
occupati del caso Ilva spiegano in una relazione di 368 pagine i
risultati dei loro riscontri fatti sul 'caso Tamoil anche lavorando sui
dati forniti dall'
Arpa. Chimici e geologo evidenziano che la falda ''
è
contaminata da una presenza significativa'' di inquinanti di origine
petrolchimica: benzene, altri idrocarburi aromatici (toluene, xileni,
etilbenzene) e metil terbutil etere (mtbe), l'additivo usato per la
benzina verde, contaminanti ''costituiti da sostanze pericolose per la
salute e oggetti di limiti specifici, in relazione al possibile utilizzo
delle acque''. I periti scrivono che le concentrazioni dei contaminanti
''sono risultate in diversi casi nettamente superiori ai valori limite
previsti dal Dm 31/2001 per la potabilità delle acque e non conformi ai
requisiti fissati dalla Regione Lombardia per l'utilizzo di acque ai
fini igienico sanitari in piscine natatorie''. In alcuni casi, la
concentrazione di benzene è risultata addirittura di mille volte
superiore al valore previsto per le acque potabili.
(ANSA).
1 commento:
Ma la cosa più pericolosa di questi tempi sono i veleni che ci arrivano direttamente dal cielo.
A tal proposito consiglio innanzitutto di guardare costantemente il cielo, e in oltre la visione di questi due video
http://www.youtube.com/watch?v=YdnMDEI9AWQ
https://vimeo.com/66487555
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