Voltiamo pagina anche per me, che da vent' anni mi interesso di politica e non ne posso più di questa vecchia politica. Dopo vent’anni da incubo è arrivata anche la condanna di Berlusconi, noi ne discutiamo e il mondo intero ci ride dietro. Andiamo a votare, possibilmente con una nuova legge, ma a questo punto anche con quella che c’è». Marcella Zappaterra, presidente della Provincia: «Il governo deve andare avanti perch é al momento non c’è alternativa. Ma visto che è un governo anomalo non deve darsi una prospettiva lunga, ma fare un paio di cose: provvedimenti urgenti pe l’economia e riforma elettora le. Poi stop e si va a votare».e poi votare. Alessandro Bratti, deputato: Â «Chi l’ha detto che Berlusocni condizionerà ogni decisione. Che questa fosse un’ alleanza difficile, scomoda e complicata lo si sapeva fin dall’inizio, così come si sapeva che qualche procedimento penale poteva benissimo andare a segno. In un governo come questo i condizionamenti del Pdl ci sono e ci saranno, il punto è se esistono le condizioni per governare, se non ci sono più il governo è finito. Questo è un governo di emergenza con i nostri avversari ed è evidente che non si governa a tutti i costi. Ma senza una legge elettorale diversa e senza aver preso alcune contromisure in campo economico mi sembrerebbe assurdo tornare a votare. Non dimentichiamo che questo governo nasce da un patto con Napolitano, chi lo rompe se ne assume la piena responsabilità. Ribadisco che il Pd non starà al governo a tutti i costi, ma dico anche che, pur nelle condizioni date, si stanno facendo anche cose positive». Maria Teresa Bertuzzi, senatrice: «Dobbiamo vedere come si chiude questa settimana e verificare l’atteggiamento del Pdl, perché come al solito danno risposte molto ambigue: dicono di sostenere il governo e poi lanciano segnali minatori. Come ha detto Letta stiamo a vedere. Ci sono provvedimenti urgentissimi da prendere e io vorrei tano pensare al Paese e non a Berlusconi». Tiziano Tagliani, sindaco di Ferrara: «Il Pd non deve accettare alcun tentativo di condizionamento del Pdl sulla giustizia e sul programma di questo governo, che è stato formato per dare delle risposte urgenti alle imprese e alle famiglie e per fare la riforma elettorale. Fatte queste cose tutti e casa e si va votare. Se invece il Pdl dovesse insistere con richieste di grazia e interventi per manomettere l’impianto della giustzia italiana allora si chiude subito l’esperienza di questo governo anomalo». Roberto Montanari, consigliere regionale: «Ma perché dobbiamo togliere noi le castagne dal fuoco al Pdl? E’ il Pdl che deve prendere le distanze da Berlusconi. Poniamo la questione nei termini corretti: se il governo fa le riforme e lavora per la crescita bene, se il governo s’inceppa perché il Pdl gli mette i bastoni fra le ruote o avanza richieste che il Pd non può accogliere Montanari ricorda che Epifani è stato categorico nel dire che il Pd non farà sconti giudiziari a Berlusconi allora le cose cambiano perchè non si governa a tutti i costi. Prima di andare a votare sarebbe in ogni caso molto opportuno cambiare la legge elettorale: questa è una priorità del governo e noi su questo dobbiamo essere incalzanti». Da contatti avuti con Roma, Montanari informa che la tanto attesa direzione nazionale sarà convocata nel tardo pomeriggio di giovedì 8.
Marcello Pradarelli
Nessun commento:
Posta un commento