L’impianto fa parte di un progetto che punta all’efficientamento energetico di buona parte del patrimonio immobiliare regionale
La
Regione Puglia ha inaugurato pochi giorni fa un impianto geotermico
realizzato per garantire la climatizzazione dell’edificio in cui ha sede
l’assessorato regionale all’Agricoltura. Si tratta di una pompa
di calore ad alta efficienza che sfrutta delle sonde in polietilene
infisse nel sottosuolo del cortile come scambiatori di calore tra
terreno e falda sottostante, immagazzinando e rilasciando calore a
seconda della stagione.
L’impianto, costato circa 500mila euro,
fa parte di un progetto da 10 milioni di euro finanziati con fondi
europei, che ha l’obiettivo di rendere efficiente dal punto di vista
energetico buona parte del patrimonio immobiliare regionale. Un
analogo impianto sarà infatti installato in tutti gli edifici di
proprietà regionale (una ventina in tutto), come ha annunciato il
presidente della Regione Nichi Vendola.
«La geotermia ha spiegato
il presidente della regione Nichi Vendola durante la cerimonia di
inaugurazione dell’impianto l’abbiamo inventata in Italia, ma è stata
progressivamente dimenticata. Oggi in Puglia la riscopriamo, con uno tra
i primi interventi nel Sud. Ma presto molti edifici regionali saranno
riscaldati e raffrescati con questo sistema».
Il nuovo impianto di condizionamento dell’edificio permetterà risparmi del 70% rispetto al vecchio sistema e un taglio del 70% delle emissioni di anidride carbonica; ciò significa un risparmio economico pari a circa 20- 50mila euro l’anno e una riduzione tra le 30 e le 80 tonnellate di CO2 immesse in atmosfera ogni anno. Un display sistemato nell’atrio dell’assessorato (consultabile anche su internet, dal sito della Regione Puglia) indica i risultati che si potranno ottenere con questo impianto e la potenza impegnata dal sistema. «Siamo felici ha aggiunto l’assessore Fabrizio Nardoni che si possa partire da qui, dalla sede dell’Agricoltura, con un progetto geotermico innovativo che speriamo possa essere di esempio in tutta la Regione».
L’impianto permetterà il riscaldamento d’inverno e il raffrescamento d’estate degli ambienti, sfruttando la temperatura sempre costante delle vene d’acqua che scorrono nel sottosuolo e va ad aggiungersi agli altri interventi realizzati in diversi edifici regionali: un impianto fotovoltaico e una stazione di ricarica per auto elettriche più impianto a pompe di calore, all’osservatorio faunistico di Bitetto; l’impianto fotovoltaico nella sede di Brindisi della Regione; l’impianto fotovoltaico nella sede di Lecce; l’impianto geotermico a pompe di calore e pompa di calore ad alta efficienza più un impianto fotovoltaico, nella sede ex Inapli di Bari; le pompe di calore ad assorbimento ed energia rinnovabile geotermica, negli uffici ex Enaip di Modugno; il fotovoltaico a film sottile, più l’impianto di condizionamento a pompe di calore ed energia geotermica e solare termica, al palazzo ex Genio civile di Foggia.
«Vogliamo che i tetti fotovoltaici, gli impianti a recupero di energia come quelli geotermici – ha concluso il presidente della Regione Puglia – siano dei virus di un’epidemia che si diffonda in tutta la Puglia. Immaginiamo che le scuole, i parcheggi, gli uffici pubblici possano essere tutti coperti da pannelli solari, così da contribuire al miglioramento del bilancio ambientale del pianeta».
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