26/08/13

(ER) Rifiuti Modena. In inceneritore materiali da fuori provincia

L'ente: "dovevamo adeguarci, rispettati tutti i parametri" 

Non più un semplice impianto di smaltimento dei rifiuti, ma un vero e proprio impianto di recupero energetico. E' sulla base di questa 'promozione' che l'inceneritore di Modena, oltre ai rifiuti locali, comincerà a bruciare anche quelli che arrivano da fuori provincia. A spiegarlo e' una nota della Provincia di Modena che chiarisce come la nuova classificazione "basata su regolamenti e norme europee" sia stata "recepita nel provvedimento di modifica dell'Autorizzazione integrata ambientale approvato il 14 agosto scorso con il parere favorevole del Comune di Modena e di Arpa, su richiesta del gestore Hera" appena in tempo rispetto "alla scadenza di legge del 18 agosto entro la quale la Provincia avrebbe dovuto rispondere alla domanda presentata da Hera". Sempre secondo quanto riportato dall'ente "l'impianto di via Caruso raggiunge almeno il 60 per cento della massima energia recuperabile dai rifiuti, limite oltre il quale un impianto di smaltimento viene considerato, appunto, di recupero dei rifiuti a fini energetici, mutandone la sostanza giuridica", fatto che come prima conseguenza comporta l'apertura delle frontiere ai rifiuti extraprovinciali. "Non potevamo fare altrimenti spiega il presidente della Provincia Emilio Sabattini, nel tentativo di tamponare il malumore che la decisione ha suscitato tra le associazioni ambientaliste modenesi- dovevamo dare una risposta nei termini previsti per evitare la procedura del silenzio-assenso, confermando tutte le prescrizioni gia' previste in particolare quella che assegna la priorita' al soddisfacimento dei bisogni del territorio provinciale".

Da parte di Hera, secondo Sabattini "c'è l'impegno a non prevedere lo smaltimento di rifiuti provenienti da fuori regione, in linea con il concetto di ambito regionale, che ha sostituito quello provinciale". Su via Cavazza "restano confermati tutti i limiti sia sulle emissioni in atmosfera che sulle tipologie dei rifiuti che possono esser smaltiti che sui quantitativi che restano di 240 mila tonnellate, anche se la potenzialità tecnica dell'unica linea oggi funzionante arriva a 180 mila tonnellate, dopo la rinuncia del gestore alla realizzazione della nuova linea da 60 mila tonnellate" e confermati rimangono pure secondo la Provincia "il tetto ai rifiuti speciali per la linea attiva fissato a 50.400 tonnellate all'anno". Nel 2012 nell'impianto di Modena sono state bruciate 127 mila tonnellate di rifiuti solidi urbani a cui si aggiungono 50 mila e 300 tonnellate di rifiuti speciali.


(DIRE)

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