09/08/13

Dl fare, Oliverio (Pd): molte misure significative per l'agricoltura

"Estensione alle piccole e medie imprese agricole e del settore della pesca dei finanziamenti per l'acquisto di nuovi macchinari, impianti e attrezzature; 150 milioni di euro una tantum per il finanziamento dei contratti di sviluppo nel settore industriale, compresi gli investimenti relativi alla trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli; accisa agevolata per il riscaldamento delle coltivazioni sotto serra e progressiva riduzione del consumo di gasolio per finalità ambientali; fondi europei per lo sviluppo rurale e alla pesca, in caso di inadempimento delle amministrazioni pubbliche responsabili, il governo esercita il potere sostitutivo; liberalizzazioni degli esercizi commerciali che esclude discriminazioni a danno delle regioni e degli enti locali per l'insediamento delle attività produttive e commerciali; vendita diretta per facilitare il commercio di prodotti tipici o locali; banda larga: il Ministro delle politiche agricole entra a far parte della cabina di regia per l'attuazione dell'agenda digitale italiana e si rilancia il progetto di cablatura delle zone rurali; semplificazione di adempimenti formali in materia di lavoro; sicurezza su lavoro: semplificazione degli adempimenti relativi all'informazione, formazione, valutazione dei rischi e sorveglianza sanitaria per le imprese agricole, con particolare riferimento a lavoratori a tempo determinato e stagionali e per le imprese di piccole dimensioni; semplificazioni ambientali per attività agricole scarsamente inquinanti; soppressione del libretto di idoneità sanitaria per alimentaristi; rifinanziamento per 10 mln di euro per favorire il rilancio del settore agricolo e per assicurare la realizzazione delle iniziative in campo agroalimentare connesse a expo 2015 nonché per la partecipazione all'evento.
Sono queste le misure più significative per l'agricoltura, introdotte dal Dl fare approvato oggi alla Camera in via definitiva." Lo afferma il capogruppo del Pd in Commissione Agricoltura alla Camera, Nicodemo Oliverio che precisa: "Credo di poter dire che abbiamo fatto un buon lavoro, soprattutto per snellire il peso della burocrazia. Molto si può e si deve ancora fare per le imprese, e per i giovani, e le misure che sono state giudicate lesive del libero mercato, possono essere riconsiderate. Per ora, il Governo e il Parlamento portano a casa un buon risultato. La decisione di non mettere la fiducia, nonostante i tempi ridotti per l'approvazione del decreto, testimonia il clima costruttivo nel quale abbiamo lavorato su temi centrali per la salute e la crescita del Paese. Il decreto del fare è frutto di un lavoro scrupoloso e di un atteggiamento responsabile e collaborativo. Il testo approvato dal Consiglio dei Ministri è stato modificato e migliorato, in particolare per quanto riguarda l'agricoltura, uno dei settori centrali dell'economia italiana".

(9Colonne)

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