08/07/13

Europei, consumatori eco-attenti ma confusi

Europei, consumatori eco-attenti ma confusiLa maggior parte degli europei sarebbe pronta a modificare le proprie abitudini di consumo acquistando prodotti più “verdi”, ma molti sono convinti di non essere sufficientemente informati

Mentre l’Unione Europea si dà da fare a realizzare le basi di un mercato unico dei prodotti verdi, i cittadini dei ventotto Stati Membri non sembrano ancora molto confusi sull’argomento. La Commissione europea ha fatto intervistare 25.568 cittadini di diverse fasce sociali e demografiche per conoscere la loro opinione in proposito, scoprendo così un’inaspettata eco-attenzione da parte dei consumatori; la maggior parte degli europei (80%) infatti sarebbe pronta a modificare le proprie abitudini di consumo acquistando prodotti maggiormente “verdi”, al punto che oltre tre quarti del campione (il 77%) sarebbe disposto a pagare di più per prodotti rispettosi dell’ambiente, se avesse la certezza che lo sono davvero.
Inoltre La stragrande maggioranza dei intervistati pensa che acquistare beni eco-friendly possa portare vantaggi reali per l’ambiente (l’89%) e che tali prodotti siano efficaci tanto quanto quelli normali (il 74%).

Il vero problema evidenziato dal sondaggio è la poca informazione dei cittadini, o meglio una vera e propria confusione, associata alla scarsa fiducia riposta nei produttori. Solo poco più della metà dei cittadini UE (il 55%) ritiene d’essere realmente informato sull’impatto ambientale dei prodotti acquistati e una percentuale quasi uguale crede in linea generale alle dichiarazioni dei produttori riguardo alle proprietà ecologiche dei loro prodotti (il 52%); la maggioranza degli europei diffida invece delle informazioni fornite dalle aziende sulle rispettive (il 54%). Al contempo la maggioranza del campione (69%) risulta essere convinto della necessità di obbligare le aziende a pubblicare relazioni sul proprio profilo ambientale complessivo e sulle caratteristiche ambientali dei loro prodotti.
“È evidente  ha commentato il Commissario per l’Ambiente Janez Potočnik  che tutti vorremmo avere più prodotti “verdi” sugli scaffali dei negozi, ma il sondaggio mostra che la maggior parte di noi è confusa dalle argomentazioni ambientali e non si fida. Non è una bella situazione, né per i consumatori né per le aziende che si sforzano seriamente di fare qualcosa per l’ambiente. Stiamo cooperando con le aziende e le altre parti interessate per elaborare le informazioni credibili che i consumatori cercano al momento dell’acquisto. Ciò contribuirà a sviluppare i mercati e offrirà nuove opportunità di innovazione e investimento nell’economia verde”.

Più nel dettaglio gli Stati membri in cui cittadini sono maggiormente propensi a pensare di essere incappati in dichiarazioni esagerate o ingannevoli sono la Romania (40%), la Bulgaria (40%), la Grecia (39%) e la Lettonia (37%). Tale convinzione è invece meno diffusa a Malta (17%) e in Estonia (20%). Inoltre, la fiducia nel fatto che i prodotti contrassegnati come rispettosi dell’ambiente siano effettivamente meno dannosi è più alta in Portogallo (84%), Malta (82%), Francia (81%) e Belgio (81%). I consumatori sono invece molto più scettici in Germania (44%), Romania (46%) e nei Paesi Bassi (47%).




 

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