Muzzarelli, quantità- qualità progetti dimostra voglia investi
59
progetti presentati dalle imprese, che attiveranno investimenti per
quasi 14 milioni di euro e consentiranno di risparmiare oltre 6.600
tonnellate equivalenti di petrolio, evitando l'emissione in atmosfera di
circa 21.200 tonnellate di anidride carbonica ogni anno. Questi alcuni
numeri del Fondo rotativo di finanza agevolata per la green economy, i
cui termini saranno riaperti lunedi' 8 luglio. Finanziati con 5,5
milioni di euro di risorse pubbliche provenienti dal Programma Fesr
piu' ulteriori 8,2 milioni erogati dagli istituti di credito i
progetti presentati, dall'importo medio pari a 233mila euro, hanno
riguardato in particolare le misure per il miglioramento dell'efficienza
energetica delle imprese, lo sviluppo delle fonti rinnovabili e la
creazione di beni e servizi destinati a tali finalità. Un solo progetto
ha riguardato la creazione di reti condivise per la produzione e/o
l'autoconsumo di energia da fonti rinnovabili, mentre per la tipologia
relativa allo sviluppo di reti intelligenti non e' pervenuto alcun
progetto. Preponderanti, in assoluto, gli investimenti per la
realizzazione di impianti fotovoltaici pari a circa il 25% del totale
e per l'efficientamento energetico dell'impresa (circa un progetto su
cinque). I territori che hanno espresso il maggior numero di progetti
sono, nell'ordine, la provincia di Bologna (17), la provincia di Ravenna
(12) e la provincia di Reggio Emilia (10). La quantita' e la qualita'
dei progetti presentati osserva l'assessore regionale alle Attivita'
produttive, Gian Carlo MUZZARELLI - sottolinea la voglia delle imprese
di investire, mettendosi in gioco anche in questa difficilissima fase
economica.
Da anni la Regione Emilia-Romagna ha individuato nella green economy la chiave di volta per una crescita intelligente, sostenibile, inclusiva. In questo senso, il 'fondo energia' rappresenta un importante banco di prova sia per la capacita' delle politiche pubbliche di dare risposte, con strumenti finanziari innovativi, al problema del credito per le imprese, sia per le imprese stesse, che stanno dimostrando la propria capacita' di guardare oltre la crisi e di investire sul futuro. Un risultato importante anche per il soggetto gestore del fondo, la ATI formata dai maggiori consorzi fidi regionali, Unifidi e Fidindustria. Il successo ottenuto dalla prima fase di apertura dei termini sottolinea Nicola Gobbi, responsabile area Mercato di Unifidi Emilia-Romagna e' il risultato dell'impegno corale da parte dei Consorzi e della Regione Emilia-Romagna, per vincere una comune scommessa: investire sul futuro delle pmi emiliano-romagnole offrendo risposte, innovative ed efficaci, al problema della stretta creditizia. Finanziato dal Programma Fesr con 9,5 milioni di euro a valere sull'Asse 3 (Qualificazione energetico-ambientale e sviluppo sostenibile), il fondo dispone di un plafond iniziale di risorse pari a 24 milioni di euro e concede finanziamenti agevolati con provvista mista, della durata massima di 4 anni, nella misura minima di 75mila euro e nella misura massima di 300mila euro per progetto. Il 40% del totale del finanziamento e' a valere su risorse Por Fesr, il restante 60% su risorse di provvista privata, messe a disposizione dagli istituti di credito. Il risultato, un tasso effettivo praticato alle imprese di poco superiore ai valori attuali di Euribor ai 3 punti percentuali. Possono fare ricorso al 'fondo energia' le piccole e medie imprese operanti in base alla classificazione delle attivita' economiche ATECO 2007 - nei settori dell'industria, dell'artigianato e dei servizi alla persona aventi localizzazione produttiva in Emilia-Romagna. Informazioni e modulistica per le domande di finanziamento sui siti www.fondoenergia.euhttp://www.fondoenergia.eu/ e http://fesr.regione.emilia-romagna.it.http://fesr.regione.emilia-romagna.it/
(ANSA).
Nessun commento:
Posta un commento