Un video racconta i 70 chilometri di percorso navigabile attraverso il viaggio di un testimonial d’eccezione: Patrizio Roversi
Anche
il territorio ferrarese avrà il suo sistema di mobilità sostenibile,
grazie allo sviluppo del tracciato fluviale che dalla città estense,
distaccandosi dal fiume Po, conduce all’Adriatico, all’altezza di Porto
Garibaldi. Un video racconta i 70 km di percorso navigabile tra terra e
acqua, attraverso il viaggio di un testimonial d’eccezione: Patrizio
Roversi, che, insieme ad alcuni compagni di avventura, ha compiuto un
vero e proprio slow tour da Ferrara al mare, muovendosi in barca, canoa e
bicicletta tra vie naturalistiche, itinerari gastronomici, storia e
cultura.
Non è un caso che proprio Roversi, da sempre
sostenitore del viaggiare lento e della riscoperta delle tradizioni
locali, abbia voluto documentare questa particolare esperienza di
viaggio. Un viaggio che è iniziato a bordo della Motonave Nena e ha
attraversato in bicicletta la città di Ferrara, per proseguire in canoa
lungo il corso del fiume, visitando le località di pianura più
caratteristiche, fino a giungere a Comacchio e concludersi al mare di
Porto Garibaldi. Lungo il percorso, la troupe televisiva è stata accolta
da rappresentanti delle istituzioni e da persone del luogo, che l’hanno
guidata tra le eccellenze territoriali: dalle attività artigianali che
danno vita ai prodotti caratteristici, alle bellezze naturalistiche e
storiche, all’enogastronomia, fino ai luoghi dedicati alle attività
ludiche e sportive.
Insieme a lui, Marcella Zappaterra, Presidente della Provincia di Ferrara, commenta il progetto Idrovia Ferrarese, promosso dalla Regione Emilia–Romagna e coordinato dalla Provincia di Ferrara con finanziamenti statali. «Sono in corso i lavori per l’Idrovia Ferrarese che rende navigabile tutto il tratto del Po di Volano da Porto Garibaldi fino a Pontelagoscuro, passando per il centro della città di Ferrara […] Il canale c’è già ma non è navigabile, quindi sono iniziati i lavori per l’allargamento, per rendere questo corso d’acqua navigabile per le imbarcazioni di classe V ridotta europea, a carattere commerciale e turistico».
Gli interventi di riqualificazione dell’Idrovia Ferrarese rappresentano un’opportunità per il territorio provinciale e per il rilancio del turismo fluviale, con importanti benefici ambientali e il recupero del rapporto tra il fiume e le attività dell’uomo.
Una volta terminati i lavori dell’Idrovia Ferrarese, la Provincia di Ferrara avrà un nuovo sistema di trasporto fluviale sul quale pianificare azioni strategiche per lo sviluppo di attività commerciali e turistiche che hanno a che fare con il mare, la terra, i suoi prodotti e l’arte creata dalle mani dell’uomo. Questi i numeri del progetto nel suo complesso: 2 nuovi porti fluviali, un porto fluvio –marittimo, 14 ponti e opere complementari, 2 km di banchine fruibili, 7 approdi turistici con aree di accesso e varo, 18 km di piste ciclabili, 79.000 mila mq di aree rinaturalizzate e 25 Km di sponde riqualificate.
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