"Auspichiamo che vengano al più presto risolti i numerosi aspetti ancora
oscuri legati alla vicenda Ilva, oggetto di indagine della
magistratura, per consentire una discussione seria sul futuro dello
stabilimento di Taranto". Lo dichiara Alessandro Bratti, componente Pd
della Commissione ambiente.
"Nella scorsa legislatura in
Commissione ecomafie avevamo evidenziato le numerose criticità
ambientali dello stabilimento. Nella relazione finale veniva indicata
puntualmente -prosegue Bratti - buona parte dei fatti che probabilmente
hanno portato agli arresti di oggi, fatti dunque che erano noti da
tempo".
"In particolare, secondo alcune segnalazioni, in una zona
dello stabilimento chiamata Mater Gratiae, dove è situata la discarica,
pare fossero state collocate per anni polveri contaminate da diossina,
che a loro volta hanno inquinato la falda acquifera. Negli anni passati
era stato lanciato il sospetto che fosse stato collocato nella zona
della Mater Gratiae materiale altamente tossico, inadeguato rispetto
alla tipologia di discarica autorizzata. L'Arpa Puglia, con riferimento
allo smaltimento delle polveri di abbattimento dei fumi dei camini
dell'Ilva, ha precisato come l'agenzia abbia indicato alla provincia la
necessità che fosse verificata meglio l'attribuzione del codice dei
rifiuti e come di cià ² sia stata anche informata l'autorità inquirente.
Il monitoraggio della falda nell'area circostante la Mater Gratiae
veniva invece sistematicamente svolto e al momento vi sono 30 pozzi di
monitoraggio."
(9Colonne) Roma, 15 mag
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