15/04/13

Rifiuti: Legambiente, basta a discariche ed inceneritori



'C'è una rivoluzione che avanza sul fronte dei rifiuti. Ma c'è anche un'Italia che frena il cambiamento, cavalcando l'emergenza per costruire nuove discariche e nuovi inceneritori, fare profitti a danno dell'ambiente e dei cittadini. E' l'ora di scegliere quale sara' l'Italia del futuro'. E' quanto sostiene il vice presidente di Legambiente Stefano Ciafani in una lettera aperta. 'Affrontare la questione rifiuti prosegue - significa abbandonare una volta per tutte la strategia delle discariche e degli inceneritori, ancor di più in Calabria, alle prese con un'emergenza che perdura da oltre un decennio. Si continua a smaltire in discarica sostanzialmente la meta' dei rifiuti urbani prodotti nel Paese, in evidente violazione della direttiva europea sul tema, esponendo l'Italia a un pesante rischio sanzioni. Nonostante le dichiarazioni di rito, una soluzione alternativa non e' stata nemmeno presa in considerazione. E invece l'unica opzione praticabile e' la leva economica: serve imporre un aumento dei costi di conferimento (ad esempio attraverso un'ecotassa regionale), e lavorare perchè il ministero dell'Ambiente e il Parlamento aggiornino quegli strumenti normativi ormai superati dalla realtà. Solo in questo modo potremo rottamare il modello fondato sull'attività delle discariche come l'abbiamo visto fino ad oggi'.
'Come sempre  afferma Ciafani  Legambiente affianca la proposta alla critica. Quello che l'associazione del Cigno Verde si propone di fare e' la costruzione di un fronte comune per stimolare la politica nazionale a colmare assenze e ritardi nella gestione dei rifiuti. L'impegno degli ambientalisti in Calabria ha prodotto un risultato importante: e' stato elaborato un piano programmatico per chiudere per sempre con la stagione dell'emergenza permanente e avviare una gestione dei rifiuti razionale, basata sulla raccolta differenziata e sulle buone pratiche. Ma ciò che più conta è che si tratta di un documento condiviso con le forze sociali, l'associazionismo, l'imprenditoria, e la società  civile, frutto di un lungo lavoro di analisi, confronto, proposta e sintesi. Si tratta dunque di un vero e proprio 'Piano Calabria', una sfida alle assenze e agli errori della Regione Calabria nella gestione dei rifiuti, per farla finita con la propaganda e cominciare a immaginare possibili soluzioni, nell'ottica del bene comune e nell'interesse dei cittadini'.

ANSA  CATANZARO, 15 APR

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