
"La Regione deve avviarsi verso un modello di sviluppo e cultura diversa", pungola Beppe Pagani (Pd), prendendo ad esempio "il coraggio della programmazione che alcune Province stanno sperimentando in materia di gestione dei rifiuti". Il riferimento e' a Reggio Emilia, dove gli inceneritori sono stati superati e si e' puntato tutto su raccolta porta a porta e trattamento meccanico dei rifiuti.
Al termine del dibattito, l'aula ha approvato un Ordine del giorno (contrari Pdl, Lega nord, Udc e M5s) in cui si impegna la Giunta a "individuare misure per ampliare la durata della vita dei prodotti e per orientare le scelte dei consumatori verso beni e servizi che generino meno rifiuti". Va poi aumentata la raccolta differenziata e il riciclaggio dei materiali, "incentivando sul territorio la filiera del recupero". Ma nell'Odg si chiede anche alla Giunta Errani di "promuovere la revisione della Tares" perchè si arrivi a un "corretto sistema di copertura del servizio, con tariffe eque", che aiuti a ridurre i rifiuti prodotti e introduca una "premialità legata a corretti comportamenti di raccolta differenziata e smaltimento". Proprio sulla Tares si e' acceso il dibattito in aula, con Andrea Pollastri (Pdl) e Mauro Manfredini (Lega nord) che lamentano l'assenza nel documento della previsione sull'introduzione della nuova tassa. Per Thomas Casadei (Pd) e Sandro Mandini (Idv), il piano invece "e' un passo in avanti".
In risposta all'aula, l'assessore spiega che "grazie al Piano verranno individuate strategie e soluzioni per prolungare la vita dei prodotti e incentivare processi di produzione più efficienti, puntando quindi su un diverso modello di sviluppo che superi la società dei consumi e assuma invece come punto di riferimento la sostenibilità. I rifiuti dovranno essere considerati una risorsa e la raccolta differenziata dovrà diventare per i cittadini emiliano romagnoli una precisa responsabilità individuale". Nel dettaglio, si punta a ridurre la produzione pro-capite di rifiuti urbani del 25%, a raggiungere il 70% di raccolta differenziata e riciclare il 60% dei rifiuti prodotti, minimizzando lo smaltimento in discarica e agli inceneritori. Il tutto entro il 2020.
Nei prossimi due mesi, il documento preliminare al Piano dei rifiuti sara' al centro del confronto con enti locali, forze sociali, categorie economiche e con le Regioni confinanti (l'approvazione definitiva del piano deve avvenire per legge entro dicembre).
(DIRE) Bologna, 9 apr.
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