05/04/13

Quattro domande a Bratti «I grillini ci hanno detto di no, prendiamone atto»

Deputato Bratti, che gliene pare dell’ultimo Renzi? Le cose dette da Renzi, al di là del modo e di certi toni, sono in buona parte condivisibili. Alle primarie non l’ho votato, ma il suo ragionamento oggi è condiviso da molti anche in Parlamento. Considera chiusa la partita con i grillini? «I tentativi di Bersani andavano esperiti, forse ne è stato esperito anche qualcuno di troppo. La soluzione con M5S si è dimostrata difficile, alla prova dei fatti hanno detto di no a un’alleanza per governare. In tutto questo si poteva almeno evitare la inutile e poco edificante diretta streaming». E ora governo con il Pdl? Serve un governo fondato su un accordo: due o tre punti più la legge elettorale, poi a votare. Non siamo nelle stesse condizioni di quando nacque il governo Monti. In Parlamento i rapporti di forza sono cambiati. Facciamo le nostre proposte e vediamo che dicono gli altri. Ma tutti dicono che bisognerà aspettare il nuovo presidente della Repubblica. Ma per 15 giorni che facciamo, ci giriamo i pollici? Il Pd potrebbe almeno far lavorare i suoi gruppi attorno a tre-quattro argomenti, magari rispolverando qualche proposta di legge della precedente legislatura.

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