Di fronte al clima che cambia ''i Paesi Ue che non hanno ancora una
strategia nazionale di adattamento ne preparino una e la adottino entro
il 2017''.
Questo l'appello oggi a Bruxelles del commissario
europeo al Clima, Connie Hedegaard, ai 12 Paesi Ue, inclusa l'Italia,
che risultano indietro su questo fronte. Se la Commissione europea non
riterra' sufficienti i progressi compiuti a livello nazionale dagli
Stati membri per il 2017, considerera' l'ipotesi di uno strumento
legalmente vincolante.
''Finora solo 15 Paesi Ue hanno una strategia di adattamento e alcuni di questi hanno anche piani d'azione: non e' abbastanza'' ha detto Hedegaard, che oggi ha lanciato ufficialmente la strategia europea. Quale il piano di Bruxelles? Promuovere l'informazione e l'azione dei singoli Paesi, ma soprattutto cercare di rendere gli interventi in settori di competenza europea come agricoltura, pesca e politica di coesione, ''a prova di clima'', cioe' coerenti rispetto ai cambiamenti in atto. Secondo Hedegaard e' necessario agire ''a tutti i livelli: europeo, nazionale, regionale e locale'' e negli investimenti occorre avere una prospettiva a lungo termine, ''non solo quella che costa meno nel breve periodo''.
Nel caso dei soldi per la ricostruzione dopo l'uragano Sandy ''il congresso Usa ha voluto la garanzia che se si ripetera' lo stesso fenomeno non ci saranno gli stessi danni - ha spiegato il commissario Ue - e anche in Europa dobbiamo applicare lo stesso principio, che e' quello della prevenzione''.
BRUXELLES
Nessun commento:
Posta un commento