14/04/13

Da Pollica un'agenda contro l'ecomafia

Otto punti, otto proposte concrete che in occasione dell’apertura della XVII legislatura, Legambiente propone agli eletti di ogni schieramento politico da presentare in Parlamento perché vengano approvate nel minore tempo possibile. Introduzione dei delitti ambientali nel Codice penale, lotta alla corruzione, nuove norme contro l’abusivismo edilizio, istituzione di una Commissione Bicamerale d’inchiesta sulle Ecomafie, bellezza come patrimonio nazionale, lotta al traffico internazionale di rifiuti, lotta all’agromafie, contrasto alla contraffazione delle merci: sono queste le proposte contenute nell’Agenda contro l’ecomafia che Legambiente propone ai nuovi Parlamentari e che sarà presentata il 13 e 14 aprile a Pollica (Sa), il Comune del sindaco Angelo Vassallo, ucciso il 5 settembre 2010. Qui si svolgerà il congresso nazionale dei Centri di azione giuridica (Ce.A.G), diffusi su tutto il territorio nazionale e formati dagli avvocati che sostengono in sede penale, civile e amministrativa le tante vertenze in cui Legambiente è impegnata da anni in difesa del “popolo inquinato”. La due giorni di Legambiente, organizzata con il patrocinio del Comune di Pollica e il contributo del consorzio Cobat, si apre il 13 aprile presso il Museo Vivo del Mare di Pioppi con un incontro dal titolo “Idee e proposte per un nuovo sistema di tutela dell’ambiente” a cui parteciperanno, tra gli altri, Luca Ramacci, magistrato della Corte di Cassazione, Aldo De Chiara, avvocato generale delle Repubblica a Salerno, i deputati Alessandro Bratti (Pd), Paolo Russo (Pdl), Michele Ragosta (Sel), Michele Zilla, direttore generale del Cobat, Amilcare Troiano, presidente del Parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, Laura Biffi, responsabile della campagna “Abbatti l’abuso” di Legambiente e Stefano Ciafani, vicepresidente nazionale dell’associazione. Dietro gli otto punti dell’Agenda contro l’ecomafia di Legambiente ci sono cifre, numeri, storie di un vero e proprio saccheggio del nostro Paese. Ogni anno in Italia si consumano oltre 30muila reati contro l’ambiente; dal gennaio 2010 a ottobre 2012 sono state arrestate 1.109 persone nell’ambito delle 78 inchieste relative a episodi di corruzione connessi ad attività dal forte impatto ambientale. Sulla base dei dati del Cresme, Legambiente ha calcolato che nel 2011 l’industria del mattone illegale ha realizzato quasi 26 mila abusi: una cifra che rappresenta il 13,4% del totale delle nuove costruzioni. Il traffico internazionale di rifiuti è un business illegale, dannoso per l’ambiente, per la salute umana, per l’economia.



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