22/03/13

Stallo Imu, interviene Bratti

Interrogazione al ministero per gli immobili ad uso produttivo

Interviene anche il deputato Alessandro Bratti sullo stallo dell’Imu imposto dalla nuova legge di stabilità, in vigore dal primo gennaio 2013. In considerazione della nuova disciplina viene impedito ai Comuni di ridurre l’aliquota per gli immobili ad uso produttivo classificati nel gruppo catastale D al di sotto dello 0,76 per cento. Un accorgimento che vanifica lo sforzo da parte del Comune di Ferrara di disporre agevolazioni per i fabbricati commerciali di nuova costruzione o acquistati da un fallimento. Bratti presenta una interrogazione diretta al Ministero dell’Economia e delle Finanze rilevando il paradosso di una situazione che vede “i Comuni che negli ultimi anni avevano in essere riduzioni di aliquota per tali immobili – di cui il mancato gettito veniva sopportato dal bilancio comunale e non scaricato sulla finanza statale – subire richiami da parte del Ministero dell’Economia e Finanze in cui si sottolinea la necessità di eliminare l’aliquota agevolata e ripristinare il livello minimo dello 0,76 per cento (come avvenuto al Comune di Ferrara, che in data 4 febbraio ha ricevuto la nota del ministero)”. Una situazione che “limita considerevolmente e ingiustificatamente l’autonomia dei Comuni nella manovra di un tributo comunale”. E questo nonostante il fatto che i Comuni che vogliano porre in essere agevolazioni di questo tipo “ne sopportano le conseguenze con risorse proprie”. Ecco allora che il deputato Pd chiede al Mef di intervenire “affinché la nuova disciplina in materia di Imu preveda per i Comuni la possibilità di riduzione dell’aliquota per gli immobili ad uso produttivo classificati nel gruppo catastale D e che il risultante mancato gettito venga scaricato interamente sulle entrate proprie comunali senza oneri aggiuntivi per la finanza pubblica”.

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