Sale la protesta contro la Tares, la nuova tassa sui rifiuti e servizi,
che in assenza di rinvii farà il suo esordio a luglio, con il pagamento
della prima rata. Un ulteriore salasso per le tasche dei cittadini ma
anche per i conti delle imprese e dei negozi. I rincari dei costi sui
rifiuti, calcola infatti Conf commercio, saranno in media del 290% per le
varie attività commerciali, ma per alcune saranno alle stelle:
raggiungeranno il 400%, per esempio per ristoranti e pizzerie, e
addirittura il 600%, nei casi dei rivenditori di ortofrutta e dei banchi
di generi alimentari al mercato ma anche delle discoteche, come emerge
da una elaborazione della stessa associazione.
Per questo,
Conf commercio chiede la sospensione 'immediata' della sua operatività
con la proroga dell'entrata in vigore 'almeno' fino al primo gennaio
2014. Anche Conf edilizia preme sul rinvio al 2014.
Richieste che si
aggiungono a quelle già in campo dei sindacati, preoccupati per la
tenuta dei redditi familiari considerando la somma delle scadenze in
arrivo tra giugno e luglio, che comprendono, oltre alla Tares, l'Irpef,
l'Imu e l'ulteriore aumento di un punto previsto per l'Iva ordinaria.
Oggi anche alcuni deputati del Pd, ricordando la stima della Uil secondo cui la Tares costerà 305 euro medi, rispetto agli attuali 218 (il 40% in più), si sono rivolti direttamente alla presidente della Camera, Laura Boldrini, indirizzandole una lettera nella quale chiedono di valutare un intervento affinchè 'il governo dimissionario prenda in esame subito, nella prossima riunione del Consiglio dei ministri, il provvedimento di rinvio della Tares e dia un segnale concreto a tutti i cittadini'. Dopo che il Cdm di ieri non ha preso una decisione in tal senso.
Il calcolo della tariffa sui rifiuti tiene conto della qualità e quantità medie dei rifiuti prodotti, in relazione agli usi e alle tipologie svolte. Conf commercio parla di 'un aumento spropositato' determinato dall'attuale sistema 'se non prorogato e completamente rivisto'. Per questo ritiene necessario anche aprire un tavolo tecnico di lavoro, partecipato dalle principali associazioni di categoria, con il compito di 'ridefinire la struttura complessiva del sistema tariffario e di individuare nuovi coefficienti che rappresentino al meglio la reale produzione di rifiuti delle varie categorie economiche'.
ANSA
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