"Chiediamo al governo
di intervenire rapidamente per risolvere i problemi dovuti alla rimodulazione e
allo slittamento del pagamento della tributo sui rifiuti che colpisce le aziende
del settore. L'esecutivo dia seguito al recente ordine del giorno, accolto dallo
stesso governo, che permetterebbe l'ordinata continuità dei servizi di gestione
del ciclo integrato dei rifiuti urbani".
Lo dice Alessandro
Bratti, deputato Pd in commissione Ambiente e primo firmatario
dell'ordine del giorno. "Ci aspettiamo, in tempi rapidi - prosegue
Bratti , un provvedimento da parte del ministro Clini che individui
meccanismi che consentano a enti locali e imprese, anche attraverso il
coinvolgimento del sistema creditizio, di disporre dei mezzi finanziari
necessari alla prosecuzione dell'attività e alla solvibilità nei confronti dei
fornitori e dei lavoratori. L'ulteriore differimento del versamento della prima
rata della Tares da aprile a luglio 2013 ha, infatti, suscitato un'ondata di
allarme tra i comuni, i lavoratori del settore e le imprese d'igiene ambientale;
queste ultime paventano il rischio di non poter più garantire la continuità del
servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti urbani, il pagamento dei
fornitori e gli stipendi dei dipendenti.
Inoltre, il differimento
dell'emissione della prima rata della Tares al primo luglio comporta, per i
contribuenti , il pagamento in una volta sola di più della metà dell'inter o
tributo dovuto in un annuo a ridosso di gravose scadenze fiscali come le rate
Irpef e Imu". |
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