21/05/12
Parlamentari PD Emilia-Romagna: Il nostro impegno per le comunità colpite dal sisma
Con il nuovo decreto di riforma della Protezione Civile gli oneri di riparazione e costruzione ricadono su comunità, cittadini e imprese. “Ci impegneremo perché venga sospesa Imu e slittino le imposte per cittadini e imprese colpiti. Uscire dal Patto di stabilità per gli investimenti pubblici legati alla ricostruzione”
Come parlamentari del Partito Democratico dell’Emilia-Romagna siamo vicini alle comunità e ai parenti delle vittime del sisma che ha colpito le province di Modena e Ferrara. Le istituzioni locali, la Regione, la protezione civile e le associazioni di volontariato hanno risposto con efficienza e prontezza alle necessità della cittadinanza, così come è encomiabile la rete di solidarietà che esercizi commerciali, imprese e strutture hanno attivato sin dalle prime ore. Non possiamo purtroppo dimenticare che alle vittime, ai feriti, si aggiungono migliaia di sfollati, a cui occorre dare risposta per i danni alle abitazioni, alle strutture produttive e al patrimonio artistico che di quei territori rappresenta l’identità e anche risorsa economica.
La richiesta di stato di emergenza nazionale richiesta dal presidente Errani, in accordo con istituzioni locali e con il Prefetto Gabrielli, sarà come sembra accolta e decretata nel Consiglio dei Ministri di domani. Va segnalato che per la prima volta saranno applicate le misure previste nel decreto di riforma della Protezione Civile che, pur introducendo importanti novità nella gestione delle fasi di emergenza, presenta ancora criticità sia per la sua natura di ‘decreto’ anziché ‘disegno di legge’ , sia per le modalità di “messa in carico” alle comunità territoriali, alle imprese e ai cittadini degli oneri di riparazione e ricostruzione. Le nuove norme, infatti, fanno carico alle Regioni di agire con aumenti delle accise e ai cittadini e alle imprese di premunirsi con assicurazioni detraibili fiscalmente: misure, è evidente, non praticabili nella situazione che si è venuta a creare. Ci impegneremo quindi affinché nell’emanazione del decreto per lo stato di emergenza, si usino criteri di gradualità, si consideri l’entità dei danni reali, la gravità complessiva dell’evento, e il tema della ricostruzione post-emergenza, perché la Regione e le autonomie locali non possono essere lasciate sole (a partire dai vincoli del Patto di stabilità). Inoltre, è necessario che i fabbricati che hanno subito danni siano esclusi dal pagamento dell’Imu fino al loro ripristino, così come va previsto uno slittamento per i termini di corresponsione delle imposte per le realtà produttive e i singoli cittadini che hanno subito danni dal sisma.
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