27/02/12

Rifiuti: Bratti (PD) troppe discariche dare una svolta

'La lettera di messa in mora inviata all'Italia dalla Commissione europea e' un atto inevitabile, se consideriamo che mandiamo circa il 40% dei rifiuti in discarica. Oggi abbiamo la certezza che il problema riguarda tutte le Regioni, visto che all'attenzione delle autorità europee ce ne sono alcune che consideriamo virtuose': così Alessandro Bratti, capogruppo Pd nella Commissione parlamentare sui Rifiuti.
'E' chiaro che l'ammonimento, a questo punto  aggiunge deve essere tradotto dal governo come un impulso per spingere le Regioni a fare di più e meglio e cioè a incentivare attraverso eco tasse le politiche di recupero dei materiali. Noi confidiamo che questo sia davvero l'obiettivo del ministro dell'Ambiente il quale, giustamente, ha rilevato che 'l'infrazione e' uno stimolo a uscire fuori da una situazione e che in Italia ci sono troppe discariche''. (ANSA).





1 commento:

Anonimo ha detto...

Non solo in Italia ci sono troppe discariche, ma addirittura in certe zone si pensa di raddoppiarle. Nel Lazio, ad esempio, si vorrebbe sostituire Malagrotta con due nuove discariche, una a Corcolle ad un chilometro da Villa Adriana, l'altra a Riano a 500 metri da un paese di 10.000 abitanti e giusto sopra una falda acquifera che già in superficie ed in collegamento freatico con il Tevere.

http://www.romaitalialab.it/articolo.cfm?id=677&video&Falde_acquifere_sotto_le_cave___VIDEO

A Riano la scoperta dei tecnici del Prefetto. I comitati: "Ora devono fermare tutto per non mettere in pericolo la nostra salute"I cittadini di Riano hanno lanciato subito l’allarme. Le cave di Quadro Alto sono troppo vicine all’abitato per costruirci sopra una discarica. Troppo pericoloso per la salute dei cittadini. Troppo rischioso per la possibilità di inquinare le falde acquifere.

Oggi, dalle verifiche dei tecnici inviati dal prefetto-commissario Pecoraro, è arrivata la controprova. “Il carotaggio effettuato mette perfettamente in luce quello che andiamo dicendo da mesi – spiegano dal Coordinamento Riano No Discarica – ovvero, falde affioranti e di grande portata (guarda il video della scoperta). Nella giornata odierna è stata rintracciata, tramite carotaggi, una falda al centro del piazzale di cava con una portata d'acqua pari a un fiume visto che scorre su di un bacino di circa 5 metri di altezza”.

“Inoltre, le perforazioni stesse, mettono in luce che la cava in attività ha ancora un bacino di tufo per diversi metri e farci una discarica di rifiuti solidi urbani vorrebbe dire abbandonare del materiale raro e perdita di posti di lavoro certi, per altre decine di anni – spiegano – La Regione Lazio, grazie alla scellerata politica dei rifiuti, ormai blindata anche dal Piano della Polverini, rappresenta una risposta inadeguata, falsa e tendenziosa, così come messo in risalto anche dalle recenti indagini della Procura della Repubblica”.

In attesa che si dica definitivamente la parola fine, domani i bambini di Riano pianteranno “l’albero della legalità”, ovvero “il simbolo della lotta pacifica e permanente che i cittadini di Riano stanno portando avanti per difendere il loro territorio”.

Maurizio Lancellotti SOS DISCARICA RIANO