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 | (LZ) RIFIUTI. BRATTI: PERPLESSI DOPO  AUDIZIONE PECORARO |   | 
 | "NON CONOSCE PROPRIETARI DEI DUE SITI  PROVVISIORI...". 
 (DIRE) Roma, 11 ott. - "Ormai lo stato di emergenza e'  una realta' anche nel Lazio. Prima Marazzo e poi Renata Polverini hanno  presentato piani ambiziosi per raggiungere percentuali di raccolta differenziata  attorno al 50%, ma oggi il prefetto Pecoraro ha raccontato solo di discariche e  di impianti Tmb (trattamento meccanico biologico) che non  funzionano.Addirittura, il Prefetto sostiene di non conoscere i proprietari  dei due siti individuati per costruire le due discariche cosiddette  provvisorie". Cosi' in una nota Alessandro Bratti, capogruppo Pd nella  commissione Ecomafie di Montecitorio.
 "Poi non e' chiaro se le cave di tufo  siano ancora coltivate e quale tipo di valutazione ambientale verra' fatta. La  cosa che sconcerta e' che la Regione, attraverso la nomina di un commissario  all'emergenza, rinuncia a svolgere il suo ruolo di individuazione degli  impianti. E' curioso, infatti, che la Regione abbia fatto l'indagine preliminare  per individuare i sette siti per costruire discariche ma che la scelta vera sia  stata demandata ad un Prefetto- conclude Bratti- Inquietante poi il  giudizio su Malagrotta, gia' oggetto di un percorso verso la infrazione  comunitaria che sottende ad una situazione di inquinamento diffuso molto forte  su cui non e' chiaro come il Governo regionale intende intervenire. Insomma,  l'audizione del Prefetto Pecoraro oggi in Bicamerale ecomafie ha destato molte  perplessita'".
 
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