“L’approvazione del decreto di legge proposto dal ministro per lo Sviluppo Economico, Paolo Romani, è la triste conclusione di un processo di delegittimazione messo in atto dal governo contro le fonti rinnovabili. Un simile provvedimento avrà conseguenze devastanti sul sintema di tutela ambientale del nostro Paese e metterà in ginocchio la nascente filiera della Green Economy con la conseguente perdita di migliaia di posti di lavoro e milioni di euro di investimenti.
Lega Nord e Pdl hanno veramente toccato il fondo. Il fondo del barile, visto che il decreto favorisce l’utilizzo per l’approvvigionamento energetico delle fonti fossili (petrolio e gas) a scapito di quelle rinnovabili, lasciando, oltretutto, la porta aperta all’adozione del nucleare. Ancora una volta il governo dimostra di ragionare in termini di profitto, garantendo favori ai “soliti noti” e infischiandosene dei cittadini, della salvaguardia dei territori, del lavoro, della ricerca e dell’ambiente. In particolare lascia perplessi il comportamento della Lega Nord che nonostante i proclami sul federalismo, si rende complice di un provvedimento che avrà ricadute pesantissime sul sistema delle economie locali, specie in territori virtuosi come l’Emilia-Romagna.
Per questo il PD, che oggi insieme alle associazioni di settore parteciperà alla manifestazione al Teatro Quirino in programma a Roma e si batterà in tutte le sedi affinché il governo, almeno questa volta, si fermi in tempo.
Se questo decreto non sarà modificato , infatti, ogni speranza di un futuro più sostenibile per il nostro Paese è destinata ad annegare in una chiazza di nero petrolio
Per questo il PD, che oggi insieme alle associazioni di settore parteciperà alla manifestazione al Teatro Quirino in programma a Roma e si batterà in tutte le sedi affinché il governo, almeno questa volta, si fermi in tempo.
Nessun commento:
Posta un commento