Bologna, 10 dicembre 2010 - Nel 2009 la produzione di rifiuti urbani in Emilia-Romagna si è, per la prima volta nell’ultimo decennio, ridotta rispetto all’anno precedente, con una diminuzione dello 0,9% in termini assoluti e dell’1,8% in termini di produzione pro-capite. E’ diminuito del 10% anche il ricorso alla discarica che nel 2009 ha interessato solo il 46% del totale dei rifiuti indifferenziati, continuando un trend discendente iniziato nel 1996 quando tale percentuale era al 77%. Continua poi ad aumentare (+2%) la raccolta differenziata che ha raggiunto il 47,4% dei rifiuti urbani, pari a 323 kg pro-capite. Un dato questo che pone l’Emilia-Romagna nettamente al disopra del dato medio nazionale di 165 kg per abitante e che è prossimo all’obiettivo del 50% previsto dalla normativa nazionale. E’ quanto emerge dal Rapporto 2010 sui rifiuti elaborato da Arpa in collaborazione con la Regione Emilia-Romagna, che è stato presentato oggi a Bologna dall’assessore regionale all’Ambiente Sabrina Freda. “Sono dati positivi che ci invitano a proseguire su questa strada. Prevenzione, ovvero riduzione della produzione di rifiuti, raccolta differenziata e recupero di materiale - ha detto Freda - sono gli obiettivi fondamentali che perseguiamo, in linea con quanto previsto anche dall’Europa, che ci chiede di fare del conferimento in discarica una soluzione sempre più residuale e di ridurre progressivamente anche l’incenerimento, sia pur con recupero di energia. La direttiva 98 del 2008 in particolare stabilisce come obiettivo il 50% di recupero sul totale dei rifiuti raccolti. Noi lavoriamo per raggiungerlo". Via Ermes ambiente
10/12/10
Rifiuti: i numeri del Rapporto 2010 elaborato da Arpa in collaborazione con la Regione Emilia-Romagna
Bologna, 10 dicembre 2010 - Nel 2009 la produzione di rifiuti urbani in Emilia-Romagna si è, per la prima volta nell’ultimo decennio, ridotta rispetto all’anno precedente, con una diminuzione dello 0,9% in termini assoluti e dell’1,8% in termini di produzione pro-capite. E’ diminuito del 10% anche il ricorso alla discarica che nel 2009 ha interessato solo il 46% del totale dei rifiuti indifferenziati, continuando un trend discendente iniziato nel 1996 quando tale percentuale era al 77%. Continua poi ad aumentare (+2%) la raccolta differenziata che ha raggiunto il 47,4% dei rifiuti urbani, pari a 323 kg pro-capite. Un dato questo che pone l’Emilia-Romagna nettamente al disopra del dato medio nazionale di 165 kg per abitante e che è prossimo all’obiettivo del 50% previsto dalla normativa nazionale. E’ quanto emerge dal Rapporto 2010 sui rifiuti elaborato da Arpa in collaborazione con la Regione Emilia-Romagna, che è stato presentato oggi a Bologna dall’assessore regionale all’Ambiente Sabrina Freda. “Sono dati positivi che ci invitano a proseguire su questa strada. Prevenzione, ovvero riduzione della produzione di rifiuti, raccolta differenziata e recupero di materiale - ha detto Freda - sono gli obiettivi fondamentali che perseguiamo, in linea con quanto previsto anche dall’Europa, che ci chiede di fare del conferimento in discarica una soluzione sempre più residuale e di ridurre progressivamente anche l’incenerimento, sia pur con recupero di energia. La direttiva 98 del 2008 in particolare stabilisce come obiettivo il 50% di recupero sul totale dei rifiuti raccolti. Noi lavoriamo per raggiungerlo". Via Ermes ambiente
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