(DIRE) Roma, 23 ott. - La commissione d'inchiesta sul Ciclo dei rifiuti (la 'Ecomafie') ha licenziato due decreti di sequestro riguardanti "il recupero di un fusto nei pressi del relitto della nave affondata a Cetraro (Cosenza) e di un campione dei sedimenti marini nelle vicinanze del relitto". Lo rende noto Alessandro Bratti, capogruppo del Pd nello stesso organismo. Si tratta, spiega Bratti, di "un atto politico importante per una maggiore trasparenza nell'inchiesta sulle 'navi dei veleni'" e che risponde alle richieste del Pd, che, ricorda lo stesso Bratti, "aveva chiesto fin dall'inizio una forte presa di posizione da parte della Commissione e del Parlamento a questo riguardo".
Bratti assicura che si sta "lavorando assiduamente per dare risposte alle innumerevoli domande che riguardano l'identificazione del relitto e del materiale in esso contenuto".
L'esponente del Pd, pero', lamenta "l'inadeguatezza dei mezzi a disposizione" e il fatto che "il Governo ancora tarda a rendere note le proprie decisioni sulle azioni da intraprendere". Questa, conclude Bratti, "prova che per l'attuale esecutivo il controllo e il risanamento ambientale non sono una priorita'".
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