Il metano prodotto dall'intestino dei bovini ammonta a circa un quinto delle emissioni totali di CH4. Un potentissimo fattore di cambiamento climatico.
Alcuni paesi come la Nuova Zelanda hanno già introdotto tasse ad hoc (60 centesimi di euro a bovino, e nel paese australe ci sono circa 9 milioni di capi) e altri come Danimarca o Irlanda le stanno progettando, proprio mentre le industrie bio-tech si gettano sul business delle cosiddette “tasse sui rutti”.
Una joint venture tra la gallese Neem Biotech e la start-up inglese Mootral sembra poter risolvere il problema con una dieta a base di aglio. L'allicina, uno dei principi attivi dell'aglio con proprietà antiossidanti anche per l'uomo, sarebbe infatti in grado di neutralizzare l'effetto dei batteri presenti nello stomaco dei bovini, riducendone quindi la produzione di metano. Questo meccanismo di riduzione sarebbe in grado di garantire un carbon-credit annuo intorno ai 33 euro per bovino. I risultati definitivi saranno presentati alla convention sui cambiamenti climatici di Copenhagen di dicembre.
Su Wired (che è una gran bella rivista).
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