Il pallido tentativo di accreditarsi a livello internazionale, vedi G8, come Paese fortemente impegnato nella lotta contro i cambiamenti climatici e per la centralità delle politiche ambientali nello sviluppo si infrange miseramente contro i provvedimenti presi da un anno a questa parte dal Governo. Leggendo il libro di Al Gore “L’assalto alla ragione” diventa quasi naturale fare il paragone fra le iniziative prese dall’ultimo Bush e l’attuale Berlusconi. Il tratto distintivo di questa politica è basata su alcuni punti: lo smantellamento del sistema dei controlli ambientali, considerati un freno allo sviluppo, una politica energetica al servizio delle lobby dei grandi produttori di energia, la delegittimazione degli enti tecnici e di ricerca, una volontà di escludere il sistema degli enti locali da qualsiasi processo decisionale.
A questa situazione si aggiunga un Ministro dell’Ambiente molto incline ad occuparsi dei “suoi” problemi politici in Sicilia piuttosto che delle politiche ambientali nazionali con un peso politico all’interno del Governo quasi irrilevante, ulteriormente indebolito dalla nomina del Ministro al Turismo che di fatto sottrae il tema delle aree protette e dei Parchi all’Ambiente e dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, capo della Protezione civile, che oggi determina gli indirizzi in materia di gestione dei rifiuti.
Una situazione paradossale ulteriormente aggravata dal fatto che, in Parlamento, attraverso la decretazione di urgenza e il sistematico ricorso al voto di fiducia si sta demolendo il Codice ambientale, già per altro di non facile applicazione, piegando la legislazione all’interesse delle lobby del momento.
La proposta inadeguata del rientro in Italia del nucleare , la resistenza a sottoscrivere l’accordo europeo in merito alla riduzione di gas serra e allo sviluppo delle rinnovabili (20-20-20) , il commissariamento dell’Agenzia ambientale per l’ambiente (APAT) , trasformata in un’improbabile Ente di ricerca (ISPRA), il commissariamento di ENEA, trasformato da Ente di ricerca in un’Agenzia tecnica che si occuperà solo di energia, lo spoil system praticato per le Commissioni che rilasciano le autorizzazioni per le grandi opere (VIA e IPPC), infarcito di pseudo tecnici al servizio della “causa sblocca tutto”, le bugie raccontate in merito all’emergenza rifiuti che in Sicilia sta raggiungendo livelli drammatici, l’incentivazione energetica (Cip 6) per gli inceneritori, il procrastinare nel tempo il divieto per strumenti energivori e tecnologie obsolete, un piano casa volto ad alimentare un processo di cementificazione di fatto mai arrestato nel Paese, l’abolizione delle intercettazioni telefoniche per molti reati ambientali sono le “azioni per lo sviluppo sostenibile” concrete portate avanti in questo primo anno di governo.
Il centro sinistra rincorre Obama, la sua green economy, e va bene ma non dimentichiamoci che qui da noi è ancora Bush che la fa da padrone !
2 commenti:
Bravo Sandro, è proprio così.
Solo che Bush lo faceva per le multinazionali che lo hanno messo al potere mentre l'innominabile lo fa per se stesso e per i suoi amici..
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