19/05/09
Intervento sulla Direttiva europea Aria all'interno della Legge comunitaria
Signor Presidente, intervengo per dichiarazione di voto in merito all'articolo 10, che riteniamo molto importante, perché recepisce una direttiva su cui il Governo dovrà impegnarsi molto nei prossimi anni. Si tratta di una direttiva che prevede un aggiornamento di quelle precedenti sulla qualità dell'aria e l'inquinamento atmosferico dovuto a metalli pesanti, e nuove attività di misura relativamente ad un inquinante molto pericoloso, il particolato ultrasottile.
Inoltre, la direttiva prevede (su questo abbiamo presentato ulteriori proposte di integrazione, che, devo riconoscerlo, sono state accettate) un processo di valutazione dei piani di risanamento che vengono presentati dagli Stati membri, consentendo, sotto condizioni particolari, la possibilità di derogare ai limiti stabiliti per un tempo massimo di tre anni. Questa possibilità di deroga, che la direttiva prevede, viene consentita solo se si evidenzia che le politiche messe in campo sono le più efficaci possibili, e si deroga solo nel caso di impedimenti dovuti a una situazione geografica o fisica particolare. Questo è il caso della Pianura padana. Noi abbiamo voluto, presentando una proposta di integrazione, che è stata accolta, all'articolo 10, stigmatizzare il fatto che quell'area geografica merita un'attenzione particolare, anche attraverso politiche di coordinamento da mettere in campo da parte del Ministero dell'ambiente.
Un altro tema che questa direttiva tratta (è per questo che noi ne chiediamo un'applicazione seria) è il rapporto ambiente-salute, che è veramente centrale. Sulla base della situazione accertata nel 2000, la strategia fissa degli obiettivi al 2020, che vorrei qui ricordare, per una riduzione della perdita di speranza di vita di circa il 50 per cento. Teniamo presente che oggi gli abitanti della Pianura padana hanno un perdita media di aspettativa di vita che è di circa tre anni rispetto agli altri cittadini europei. Inoltre, l'obiettivo di questa direttiva, se si applicano le politiche giuste, è quello anche di una riduzione del 10 per cento dei casi di mortalità acuta dovuti all'ozono e di una riduzione del 43 per cento degli ecosistemi soggetti ad eutrofizzazione.
C'è anche un conto da un punto di vista economico che i tecnici a livello comunitario hanno fatto. L'attuazione di questa direttiva comporta una spesa di circa 7 miliardi all'anno, ma a regime dovrebbe far risparmiare in costi sanitari circa 42 miliardi all'anno. Quindi vedete come sia importante che questa applicazione venga realizzata in maniera assolutamente corretta. Il numero di decessi prematuri, che è stato calcolato dagli istituti preposti, che si otterrebbe applicando la direttiva, al 2020 sarebbe di circa 230 mila persone, ma sarebbe di 293 mila se non si applicasse la direttiva.
Quindi è evidente l'importanza di lavorare in maniera seria su tale questione. Devo riconoscere che in Commissione si è svolto un dialogo importante con i colleghi della maggioranza, quindi esprimeremo un voto favorevole su questo articolo. Tuttavia, se andiamo ad analizzare - non posso non stigmatizzarlo - le ultime azioni che il Ministro dell'ambiente ha messo in campo vediamo che quegli obiettivi, che già sono molto difficili, saranno ancor più difficilmente realizzabili. Infatti, la resistenza rispetto alla sottoscrizione dell'accordo per il clima e l'energia (il cosiddetto 20-20-20), il tentennamento sulle energie rinnovabili, il via libera alla riconversione a carbone della centrale di Porto Tolle attraverso un decreto su cui è stata posta la fiducia, l'introduzione del CIP6 con incentivi agli inceneritori siciliani, la modalità con cui il Governo ha acquisito la delega per la revisione del codice ambientale, e il disastro provocato con il commissariamento dell'ISPRA sono tutte azioni che in realtà non aiuteranno a raggiungere questi obiettivi. Quindi, noi diamo un giudizio positivo e voteremo sì a questo articolo, ma esprimiamo tutti i dubbi ed evidenziamo le contraddizioni delle politiche che questo Governo in materia ambientale sta portando avanti.
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