“Entro il 2050 dobbiamo creare una società a zero emissioni”. Questa la dichiarazione perentoria del Presidente uscente UE, Josè Manuel Durao Barroso, augurandosi che, la nuova Commissione decretata dalle urne nelle prossime votazioni, consideri come primari ed indispensabili gli interventi su settori come trasporti, costruzioni ed energia. Ed ha concluso dichiarando che la ripresa economica deve essere vista come un’opportunità anche per la lotta ai cambiamenti climatici.
E quindi il compito della nuova Commisione Ue dovrà essere quello di impegnarsi affinché si giunga ad azzerare le emissioni nocive, ha ribadito oggi il presidente, dopo l’incontro con Nicolas Stern e Rajendra Kumar Pachauri, entrambe esperti di cambiamenti climatici
Il direttore del Panel delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (Ipcc) Pachauri, ha spiegato che per quanto riguarda gli impegni climatici, mentre la Ue è sulla strada giusta, Usa e Australia procedono a rilento, soprattutto in relazione all’appuntamento di Copenhagen, che deciderà sul post-Kyoto. Anche la Cina “va aiutata a fare progressi sui suoi target di riduzione delle emissioni”. Non agire in fretta, secondo il direttore dell’Ipcc, significa mettere a rischio più del 30% delle specie entro i prosimi sei anni: “Il 2015 deve essere l’anno del picco di emissioni – spiega Pachauri – e subito dopo deve cominciare la discesa, altrimenti ci si avvia alla catastrofe”.
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