A seguito della lettera ricevuta e che vi riporto sotto, abbiamo presentato un'urgente interrogazione a nome di Lolli, Ghizzoni, Bratti e altri deputati del PD
Ferrara, 21/01/2009
Alla cortese attenzione dei sig. Parlamentari
Dario Franceschini
Alessandro Bratti
della XVI Legislatura
Gentile onorevole,
come sicuramente saprà, nei giorni scorsi è stato diffuso lo " Schema di regolamento per il coordinamento delle norme vigenti per la valutazione degli alunni e per ulteriori modalità applicative dell’articolo 3 del decreto-legge 1 settembre 2008, n. 137, convertito dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169”.
In tale provvedimento si prospetta l’esclusione del voto di educazione fisica dal calcolo della media dei voti per l'ammissione all'esame del primo e del secondo ciclo, nonché dalla determinazione del credito scolastico.
Viene così esclusa dal processo di valutazione l’unica disciplina che, nell’ambito educativo, si occupa contemporaneamente dello sviluppo delle funzioni motorie, socio-affettive e cognitive.
L’insegnante di educazione fisica operando in contesti diversi e con modalità differenti rispetto a agli altri docenti ha la possibilità di cogliere aspetti della classe non sempre evidenti in altre circostanze. All’interno del Consiglio di Classe la sua presenza contribuisce, in sinergia con quella degli altri docenti, a rendere più precisa e oggettiva la procedura di valutazione e progettazione didattica.
Il provvedimento che, come docenti, chiediamo di correggere è il risultato di un “pasticcio” legislativo che nessuno ha mai pensato di sistemare: l’art. 304 del Testo unico sull’istruzione del 1994, a cui il provvedimento in oggetto si riferisce e che poteva, forse, avere ragione di esistere quando il decreto è stato emanato. Con l’istituzione del nuovo Esame di Stato (anno 1998) le problematiche inerenti all’applicazione di tale articolo sono state superate, semplicemente, attraverso l’emanazione di diverse circolari che hanno sempre ribadito che il voto di educazione fisica doveva essere tenuto in considerazione per l'esame del primo ciclo e per l'attribuzione del credito scolastico nella scuola secondaria di secondo grado.
Per questo motivo, da quando è stato istituito il nuovo Esame di Stato ad oggi, il credito scolastico è stato sempre assegnato tenendo presente anche il voto di educazione fisica.
Purtroppo nessun intervento legislativo è stato fatto per correggere o abrogare l’art. 304 TU.
Gli stati della Comunità Europea, Enti ed Organizzazioni Internazionali hanno riconosciuto all’attività motoria e sportiva un ruolo di primo piano nello sviluppo e nell’educazione dei giovani. Risulta perciò incomprensibile una scelta che di fatto confina l'attività motoria ad un ruolo marginale nella formazione degli studenti, al punto di non avere peso nella valutazione. Ritengo che tale scelta sia fortemente discriminante nei confronti della disciplina, lesiva della dignità dei docenti e renda la valutazione priva di un elemento fondamentale della crescita e della vita degli alunni
La ringrazio per l’attenzione, La prego di fare quanto è in Suo potere per aiutarci ad impedire che la scuola italiana si distingua ulteriormente dal resto d'Europa, non solo per lo scarso monte ore riservato all'educazione motoria e sportiva, ma anche per una incomprensibile ed anacronistica distinzione tra discipline del corpo e della mente.
Cordiali saluti
Cesare Zanolli
Docente di ed. fisica presso IPSAA “ M. & T. Bellini” di Trecenta Rovigo
2 commenti:
E questo è solo uno dei risultati che si otterranno con una serie di "riforme" che di danni ne sta già facendo "sul campo":
ti invito a leggere l'articolo Pietro Cambi sul suo blog, in cui pubblica la lettera di Daniela Testa, laureanda con tesi sperimentale in "Analisi e Gestione dell'Ambiente" presso l'Università di Torino che ha visto annullare la sua tesi per il taglio del 50% dei fondi che l’Università ha dovuto operare.
Il costo della "riforma" lo paga la ragazza ma ancor di più la società (visto l'argomento della tesi).
grazie dell'indicazione che pubblicherò sul blog
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