06/10/08

Centrale di Bando: 5 anni di sopralluoghi e controlli da parte di Arpa

Riporto un comunicato ufficiale, mandato alla stampa locale, il 7 Dicembre 2006 che puntualizzava le numerose segnalazioni effettuate dal 2002 alle Autorità competenti
La Centrale elettrica alimentata a biomasse di Bando di Argenta (Fe) è da alcuni mesi al centro dell´attenzione dei cittadini e degli amministratori locali a causa di violazioni, in corso di accertamento, delle prescrizioni relative alle emissioni in atmosfera.

Dopo l´intervento del Nucleo operativo ecologico dei Carabinieri del 5 dicembre scorso, che ha portato al sequestro degli impianti, da più parti è stato chiesto ad Arpa di dare indicazioni su cosa non abbia funzionato relativamente ai controlli e, più in generale, quale sia stato, nel corso di questi anni, l´impatto ambientale della Centrale.
La Centrale di Bando della ditta San Marco Bioenergie - ha iniziato l´attività nel 2002, dopo avere ricevuto l´autorizzazione dalla Regione in base a una preventiva Valutazione di impatto ambientale (VIA). A questo proposito Arpa realizzò una serie di monitoraggi allo scopo di fornire elementi utili alla definizione dello stato dell´ambiente precedente alla costruzione della Centrale.
Dal marzo 2002 in avanti, Arpa ha poi svolto diverse attività di vigilanza e di controllo sulle emissioni in atmosfera, le acque di scarico e i rifiuti.
Nel dettaglio, relativamente ai controlli, sono stati eseguiti 6 sopralluoghi nel 2002, 4 nel 2003, 4 nel 2004 e 10 nel 2006. Di questi, 7 hanno riguardato le emissioni in atmosfera, 6 i rifiuti e 11 le acque di scarico. In base ai sopralluoghi e ai risultati delle analisi dei campioni raccolti, sono state riscontrate irregolarità in alcuni casi, e nello specifico relative ai rifiuti e alle acque di scarico, segnalate immediatamente alle Autorità competenti.
Oltre ai controlli manuali sulle emissioni, Arpa, come previsto dalla normativa vigente (DM 21 dicembre 1995), ha acquisito i dati provenienti dal sistema di monitoraggio automatico delle emissioni gestito dalla Ditta. Dal 2002 al 2006 sono stati ricevuti e controllati oltre 200mila dati. Dai controlli è emerso che nei primi tre anni (2002, 2003 e 2004), alcuni valori erano superiori ai parametri autorizzati. Anche in questo caso sono state segnalate le irregolarità agli Enti preposti.
Dal 2003 in avanti, a seguito di una convenzione e su richiesta del Comune di Argenta, Arpa ha svolto diverse campagne di monitoraggio per verificare quale fosse il reale impatto ambientale della Centrale e in che misura l´attività produttiva contribuisse a modificare l´ambiente.
Il monitoraggio ha riguardato, per quanto riguarda l´aria: il monossido di carbonio, l´anidride solforosa, gli ossidi di azoto, le polveri fini e i microinquinanti organici e inorganici. Relativamente alle acque superficiali e sotterranee sono stati verificati i parametri chimici, fisici e microbiologici e, per quanto riguarda il suolo, l´eventuale presenza di metalli, diossine e altri inquinanti.
Dalle analisi compiute, relativamente all´aria e al suolo, non sono state riscontrate variazioni significative prima e dopo l´avvio della Centrale, anche se i valori registrati hanno suggerito di tenere "sotto osservazione" gli andamenti degli ossidi di azoto e delle polveri fini.
Per quanto riguarda la qualità delle acque non sono emersi, in generale, impatti significativi dovuti agli scarichi idrici dell´attività produttiva.
I risultati di questi studi, realizzati per conto del Comune di Argenta, sono stati presentati con regolarità, in occasione di incontri pubblici, ai cittadini dell´area circostante la Centrale.
Secondo il direttore generale di Arpa, Alessandro Bratti "dall´analisi dello stato ambientale dell´area circostante la Centrale di Bando non sono emerse particolari criticità ambientali; discorso diverso per i presunti reati relativi alla falsificazione di registri, tema questo non strettamente di pertinenza ambientale e sul quale comunque Arpa fornirà agli organi di polizia e alla magistratura tutta la collaborazione ritenuta utile e necessaria alle indagini".

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