La riconversione ambientale della economia e del ruolo centrale delle imprese e della innovazione sono temi ricorrenti di questo blog. Noi ci crediamo. Ed ecco alcuni nuovi dati.
Il "Green jobs: Towards decent work in a sustainable, low-carbon world" di Unep, Ilo, Ituc e Ioe è una vera e propria miniera di dati ed informazioni che fanno emergere un mercato globale dei prodotti e dei servizi ambientali che si prevede che entro il 2020 raddoppierà, dagli attuali 1.370 miliardi di dollari all´anno a 2.740 miliardi.
La metà di questo mercato è costituito dall´efficienza energetica, dal trasporto sostenibile, dall´approvvigionamento idrico, dai servizi igienici e dalla gestione dei rifiuti.
Grazie a greenreport
Per esempio, in Germania le tecnologie ambientali sono quadruplicate ed entro il 2030 raggiungeranno il 16% della produzione industriale totale, con posti di lavoro di eccellenza nel settore "big machine tool" e nell´industria automobilistica.
I settori più importanti per il loro impatto ambientale, economico e per il mercato del lavoro sono l´approvvigionamento energetico, in particolare le energie rinnovabili, edifici e costruzioni, trasporti, industrie di base, l´agricoltura e la silvicoltura.
Negli Usa le Clean technologies sono già al terzo posto per i venture capital dopo l´informazione e le biotecnologie, mentre in Cina i green venture capital sono più che raddoppiati, raggiungendo negli ultimi anni il 19% del totale degli investimenti.
Si calcola che recentemente siano stati 2 o 3 milioni di persone a trovare un nuovo lavoro nel solo settore dell´energia rinnovabile, mentre il potenziale di crescita dell´occupazione è enorme. Secondo il rapporto, «entro il 2030, l´occupazione nelle energie alternative può crescere di 2,1 milioni nell´eolico e di 6,3 milioni nell´energia solare. Le fonti di energia rinnovabile generano più posti di lavoro che l´occupazione nel campo dei combustibili fossili. Progetti di investimenti per 630 miliardi di dollari si tradurrebbero, entro il 2030, in almeno 20 milioni di nuovi posti di lavoro nel settore delle energie rinnovabili».
In agricoltura, 12 milioni di persone potrebbero essere occupate nella produzione di energia da biomasse e nelle relative industrie. Nel solo Venezuela, la produzione di una miscela di carburanti contenente il 10% di etanolo potrebbe produrre un milione di nuovi posti di lavoro entro il 2012 nel settore della canna da zucchero.
Una transizione globale verso edifici ad efficienza energetica potrebbe creare milioni di posti di lavoro, così come già esistono già posti di lavoro "verde" tra i 11 milioni di persone che si calcola che lavorino attualmente nell´edilizia in tutto il pianeta. Il rapporto spiega che «Investimenti per migliorare l´efficienza energetica negli edifici, potrebbero produrre tra i 2 ed i 3.5 milioni di posti di lavoro "verdi" nei soli Stati Uniti, con un potenziale molto più elevato nei paesi in via di sviluppo.
La gestione e il riciclaggio dei rifiuti occupa 10 milioni di persone in Cina (spesso in condizioni terribili) e 500 mila in Brasile. Il settore dei rifiuti è destinato a crescere rapidamente in molti Paesi, vista anche la crescita dei prezzi dei servizi.
Il report prevede una massiccia creazione di posti di lavoro in tutto il mondo: «600.000 persone sono già occupate in Cina nel solare termico e nell´installazione di prodotti per produrre acqua calda solare; in Nigeria, l´industria dei biocarburanti basata sulla coltivazione di cassava e canna da zucchero potrebbe sostenere un industria che impiegherebbe 200.000 persone; l´India potrebbe produrre 900.000 posti di lavoro entro il 2025 nelle gassificazione delle biomasse, dei quali 300. 000 nella produzione di stufe e 600.000 in settori come la realizzazione di briquettes e pellets e nella catena del rifornimento del combustibile; in Sudafrica 25.000 persone prima disoccupate sono impiegate nele azioni di salvaguardia previste dall´iniziativa "Working for Water".
Il rapporto fa parte di "Green jobs", un´iniziativa lanciata dall´International labour organization (Ilo) dall´´International trade union confederation (Ituc), dall´United nation environment programme (Unep) e dall´International organization of employers (Ioe), per promuovere equità, sostenibilità ed una giusta transizione e mobilitare governi, lavoratori e datori di lavoro degli Stati aderenti per discutere di politiche coerenti e programmi pilota efficaci verso una green economy ed un green jobs ed un lavoro decente per tutti.
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