Generazione web sott’accusa: «Stupidi e deconcentrati». E’ il titolo forte del Corriere della Sera di oggi che dà notizia dell’ultimo numero di The Atlantic, il mensile culturale più letto dalle elite progressiste Usa. Su Greenreport A. Farulli intervista il Prof.Buiatti che commenta l'articolo: "molti studenti sanno il nome delle cose ma non cosa sta dietro quel nome, ovvero non conoscono le cose. Un esempio: studenti di 21 anni circa e molti di loro non sanno che il pane e la pasta sono fatti entrambi con il grano e non sanno cos’è il grano. Oppure non sanno che differenze c’è tra un pollo maschio o un pollo femmina perché leggono le parole ma non conoscono la ‘bestia viva’. Una cosa molto preoccupante che fa parte di una tendenza a dimenticarci di essere vivi. Questo comporta discutere e accapigliarsi sulle parole e non sulle cose, come succede con la terribile discussione su Ogm sì o no, clonazione sì o no: il dibattito è sulle parole senza che praticamente nessuno sappia di cosa si sta pralando dal punto di vista scientifico.
Guardare le cose e legare le parole alle cose ricordandoci, ed essendo sempre coscienti, che siamo fatti di carne".
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