Settimana complicata alla Camera. La conversione del Decreto Legge 8 Aprile 2008 recante disposizioni urgenti per l’attuazione di obblighi comunitari e le sentenze della Corte di Giustizia delle Comunità europee si è trasformata in una battaglia parlamentare che ha fatto capire all’attuale maggioranza che anche 100 deputati in più non possono essere sufficienti per effettuare forzature e scorciatoie legislative in nome di un efficientismo che non sempre è necessario. All’interno di questo provvedimento omnibus proposto con lo scopo di evitare infrazione comunitarie sono stati inseriti emendamenti da parte del Governo particolarmente dirompenti su due questioni: il salvataggio di Rete 4 che occupa ad oggi le frequenze di Europa 7 e l’altra forse ancor più importante che riguardava l’approvazione di convenzioni quadro fra ANAS e i concessionari autostradali. In quest’ultimo caso il Governo ha cercato di bypassare il normale iter parlamentare approvando in pochi minuti un provvedimento che dà alle società concessionarie la facoltà per oltre 30 anni di gestire un patrimonio pubblico senza discutere o essere comunque garantito sul fronte investimenti- tariffe.
Su questa parte una forte ostruzione è stata messa in campo dal centro sinistra con interventi a volte pertinenti e a volte strumentali come spesso accade quando si fa ostruzione.
Alla FINE IL Governo ha modificato sostanzialmente il provvedimento a riprova che l’opposizione quando è seria e decisa può essere utile per i cittadini.
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