20/05/08

Prevedere gli eventi meteorologici estremi si può: un importante convegno organizzato da ARPA Emilia-Romagna e CNR a Bologna


Solo in Italia sono circa 90 le persone che ogni anno perdono la vita a causa delle conseguenze di frane e alluvioni provocate da eventi meteorologici estremi, sempre più frequenti anche alle nostre latitudini. Negli ultimi decenni il riscaldamento globale della terra (IPPC, WG I - 2007) ha provocato infatti un aumento dell´intensità delle piogge e il più frequente manifestarsi di fenomeni meteorologici estremi anche nelle aree extra-tropicali, come l´Italia.

La previsione degli eventi meteorologici estremi è dunque fondamentale per limitare i danni alle persone, alle attività economiche e al territorio. Oltre alle vittime, ogni anno in Italia le frane e le alluvioni causate dalle piogge intense provocano miliardi di Euro di danni (oltre 100 miliardi di Euro negli ultimi 30 anni)*. Produrre previsioni attendibili, e valutarne le potenzialità e i limiti, è di straordinaria importanza ed è l´obiettivo di meteorologi, idrologi e di quanti sono impegnati nella prevenzione del rischio.
Gli attuali modelli consentono di fare previsioni meteorologiche con un dettaglio spaziale fino a 2-3 km2 e con 12-72 ore di anticipo, anche se l´attendibilità delle previsioni di eventi di forte impatto e di eventi "estremi" è ben lungi dall´essere ottimale.
Sul tema della previsione degli eventi meteorologici è in corso a Bologna (fino al 22 maggio 2008), presso il Centro congressi dell´area di ricerca del Cnr di Bologna, il convegno internazionale "Challenges in Hydro-meteorological Forecasting in Complex Terrain", organizzato da Arpa Emilia-Romagna e dall´Istituto di Scienze dell´Atmosfera e del Clima del Cnr. Tra le novità emerse nel corso dei lavori, in evidenza il progetto di modellistica idrometeologica del Bacino del Po: "Entro la fine dell´anno - ha dichiarato il direttore del Servizio Idrometeorologico di Arpa Emilia-Romagna Stefano Tibaldi - saremo in grado di utilizzare a cascata e in modo integrato i modelli quantitativi di previsione meteorologica e quelli ideologici e idraulici, al fine di produrre previsioni affidabili e accurate non solo sul manifestarsi di eventi meteorologici estremi, ma anche sugli effetti che questi potranno avere sul territorio, individuando con un buon anticipo dove e come si potranno verificare episodi di dissesto idrogeologico come frane e alluvioni". Il progetto, oltre ad Arpa Emilia-Romagna, coinvolge l´Autorità di Bacino del Po, l´Agenzia Interregionale per il fiume Po (Aipo) e la Protezione civile.Per informazioni www.arpa.emr.it

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