22/05/08

Finalmente reati

Si' definitivo da parte del Parlamento europeo alla direttiva Ue che introduce sanzioni per i reati ambientali gravi in tutta l'Ue, se commessi intenzionalmente o per grave negligenza. I deputati hanno approvato un emendamento di compromesso col quale si precisa che la direttiva ''obbliga gli Stati membri a prevedere nella loro legislazione nazionale sanzioni penali per gravi violazioni del diritto comunitario in materia di protezione dell'ambiente''. Ciascuno Stato Ue dovra' adottare le misure perche' siano perseguibili penalmente una serie di attivita' ''illecite e poste in essere intenzionalmente o quanto meno per grave negligenza''. Tra queste figurano la raccolta, il trasporto, il recupero e l'eliminazione di rifiuti, compresi la sorveglianza di queste operazioni e la vigilanza dei siti di smaltimento e le azioni effettuate nella gestione dei rifiuti, che ''provochino o possano provocare il decesso o lesioni gravi alle persone o danni rilevanti alla qualita' dell'aria, del suolo o delle acque oppure alla fauna o alla flora''
greenreport - quotidiano ambientale

L’Italia ora non ha più alibi e deve subito adeguarsi inserendo i reati ambientali nel codice penale». Con queste parole Ermete Realacci, ministro dell’Ambiente del governo ombra del Pd commenta l’approvazione da parte del Parlamento europeo della direttiva che introduce sanzioni per i reati ambientali gravi in tutti i paesi dell’Unione. E aggiunge che quella per l’inasprimento delle pene per chi commette crimini ambientali, è tra le prime proposte di legge che ha presentato in questa legislatura.
«Non dobbiamo dimenticare - prosegue Realacci - che si tratta di una riforma di civiltà per il nostro paese e già troppe legislature sono passate senza che questa necessaria innovazione del nostro codice penale, che pure aveva sempre raccolto un consenso da parte di tutti gli schieramenti politici, andasse a buon fine».

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