Le elezioni hanno dato il loro responso, la coalizione del Popolo della libertà e della Lega Nord hanno vinto. I numeri ci sono, la semplificazione che ci si aspettava, grazie alla scelta del PD di correre da solo, si è compiuta. Ora al nuovo Governo il compito di attuare il programma ambizioso proposto.
I temi ambientali sono stati fuori da questa campagna elettorale. Soprattutto non vi è stato un riscontro elettorale da parte dell’ambientalismo del "contro" della cosidetta “sinistra radicale” o liste civiche nazionali che hanno fallito clamorosamente. L’immobilismo, il litigio, l’allarmismo hanno creato una condizione per cui i cittadini hanno bocciato questa opzione ambientalista.
Il rischio vero è che nel nome della “modernizzazione” non si riesca a discutere rispetto alle diverse opzioni infrastrutturali riguardo all’energia, allo smaltimento dei rifiuti, all’Alta velocità, alle strade e autostrade. Il rischio è che da una situazione di immobilità si passi alla linea che tutto si può fare..
Sta al PD vigilare e verificare che ciò non avvenga. La nostra sensibilità e la nostra competenza devono costituire l’asse del nostro operare quotidiano dall’opposizione.
Dobbiamo riuscire a far funzionare gli strumenti del Partito democratico come i forum e costruire delle reti che ci consentano di affrontare le varie questioni in maniera tempestiva e partecipata…
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1 commento:
il luci esame della situazione lascia molto ben sperare. Spero, per come ti conosco, che tu riesca a spingere verso scelte ambientali consapevoli, rispettose e vantaggiose dal punto di vista socio-economico. Essere ecologi "conviene"......
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