"Specificare maggiormente la previsione 'capacità autorizzative e sanzionatorie autonome' nell'ambito delle funzioni attribuite all'Ispra (Istituto superiore per la protezione ambientale; Ndr)"; prevedere un termine entro cui adottare "il decreto ministeriale per il trasferimento all'Ispra delle funzioni degli organismi collegiali già operanti presso il ministero dell'Ambiente".
Sono queste due delle tre condizioni a cui è vincolato il parere favorevole della commissione Affari costituzionali alla Camera, votato oggi a maggioranze, sul ddl sull'istituzione del sistema nazionale delle Agenzie ambientali, che unirà l'Ispra e le Arpa (le Agenzie regionali per la protezione dell'ambiente). Inoltre, la I commissione chiede di "rivedere" la previsione, contenuta nel ddl, di un "decreto di natura non regolamentare" per l'assegnazione alle Agenzie delle risorse economiche e le modalità di compartecipazione delle Agenzie a parte dei proventi derivanti dalle sanzioni. Questo - scrive la commissione - "considerato che la Corte costituzionale" in una sentenza ha definito i decreti "di natura non regolamentare" come "un atto statale dalla indefinibile natura giuridica".
(Public Policy)
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